giovedì 26 aprile 2012

VIAGGI&WEEKEND - Il mistero delle Flannan

BUONGIORNO  DELLO STAFF  DELL'AGENZIA VIAGGI&WEEKEND .


Una manciata di isole nel Nord Atlantico, il mare in tempesta e un enigma irrisolto: la scomparsa dei guardiani. Le Flannan, note ai viaggiatori come le “sette cacciatrici”, sono un piccolo gruppo di isole situate nel Nord Atlantico al largo della Scozia, a circa 30km dalle Ebridi Esterne.
Eileann Mòr, la più grande di queste, è la protagonista di un mistero che da più di un secolo alimenta le dicerie dei marinai: l’inspiegabile scomparsa dei guardiani del faro, costatata per la prima volta il 26 dicembre 1900 dai membri dell’equipaggio della nave Hespersus, inviata lì per approvvigionare i guardiani stessi. I marinai trovarono sul piccolo tavolo all’interno del faro, parte dell’ultimo pasto dei guardiani, le lampade a olio piene e asciutte, i letti ordinati e l'orologio fermo, come se i guardiani dovessero tornare di lì a poco. Il diario era aggiornato fino al 15 dicembre e parlava di una violenta tempesta abbattutasi pochi giorni prima sull’isola; tuttavia il mistero s’infittisce perché nessuna tempesta fu registrata nella vicina isola di Lewis, Ebridi, e nemmeno dalle navi in transito in quei giorni. Per anni gli investigatori si affannarono per risolvere questo enigma, ma senza fortuna. C'è chi dice che uno dei guardiani abbia ucciso gli altri 2 compagni, gettandoli in mare, ma che poi preso dal rimorso si sia suicidato. Chi invece parla di pirati e chi addirittura di fantasmi. Nel 1971 il faro è stato automatizzato ed ora è stato anche elettrificato per mezzo di cellule solari poste sul lato sud della torre. E il mistero? Come sia andata, realmente, non possiamo saperlo con sicurezza. L'ipotesi di un’ improvvisa onda anomala, considerata la natura del clima della località, resta per ora la più probabile, ma in diario del faro lascia tutt'ora dubbiosi e senza alcune risposte.
fonteliberoviaggi

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martedì 24 aprile 2012

VIAGGI&WEEKEND - L'isola privata di Medjumbe

BUONGIORNO  DELLO STAFF  DELL'AGENZIA VIAGGI&WEEKEND, VOGLIA DI MARE, VOGLIA DI SOLE ......ESTATE  2012  DOVE ANDARE ?

Un paradiso riservato a pochi, al largo del Mozambico, nel parco naturale dell'arcipelago delle Quirimbas, tra balene, delfini e aironi neri Raggiungibile in circa 40 minuti con un piccolo aereo da Pemba, sulla costa del Mozambico, l'isola di Medjumbe è una piccola isola privata all'interno di un parco nazionale nell’arcipelago delle Quirimbas. Lunga solo un kilometro e larga 350 metri (con la bassa marea), è il luogo ideale per chi desidera trascorrere una vacanza esclusiva in un fantastico paradiso tropicale. Medjumbe è, infatti, una perla rara, ancora poco conosciuta dal turismo internazionale. L’isola ospita solamente 13 beach chalet disposti direttamente sulla spiaggia e non sono ammessi bambini sotto i 12 anni, a meno che non si prenoti l'intera isola.
Questo minuscolo atollo corallino offre una incredibile barriera corallina, una delle più famose del mondo, ed è uno dei luoghi più belli per chi ama praticare immersioni. Chi è amante del bel mare e delle spiagge paradisiache non ne resterà deluso. E' caratterizzata da piccole baie, calette e spiagge bianche puntellate di mangrovie. Naturalmente, qui la tranquillità e il relax sono un must. Coloro che scelgono questa destinazione per le loro vacanze sono spesso coppie in viaggio di nozze o persone alla ricerca della quiete più totale. Le attività da svolgere a Medjumbe non sono tantissime, ma tutte legate al mare e alla natura: snorkeling, pesca, birdwatching (si può avvistare l’airone nero, una specie molto rara) e passeggiate lungo la spiaggia, specialmente all'ora del tramonto. Si può anche fare una gita i barca al largo per avvistare balene e delfini. Non mancano comunque i comfort. Gli chalet sono dotati di ogni comodità e, incredibilmente, nonostante il mare cristallino, c'è persino una piscina. Se poi proprio vi annoiate e non potete stare qualche giorno senza vedere un po' di civiltà, potete sempre fare un'escursione in barca nella vicina Ibo, una cittadina che ancora conserva edifici in stile portoghese.
fontevirgilioviaggi

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lunedì 23 aprile 2012

VIAGGI&WEEKEND - Il mare d'Abruzzo sa rendersi indimenticabile

BUONGIORNO  DELLO STAFF  DELL'AGENZIA VIAGGI&WEEKEND, VOGLIA DI MARE, VOGLIA DI SOLE ......DOVE ANDARE QUEST'ESTATE ? VEDIAMO UNA PROPOSTA.......


133 chilometri di costa, lungo la quale si alternano arenili di sabbia dorata e fresche pinete, scogliere, promontori e calette di ciotoli, spiagge animate e festose e lidi solitari dove crogiolarsi in pace. Il mare d'Abruzzo è tutto questo, con in più numerose località premiate con le prestigiose "Bandiere Blu", la simpatia e la proverbiale ospitalità degli abruzzesi ed alle spalle la regione più verde d'Europa. Dalle spiagge è possibile spostarsi verso lo splendido entroterra fatto di natura, di borghi e centri storici, castelli, eremi e abbazie, laghi e zone archeologiche. Ottime occasioni per arricchire in maniera unica e originale la propria vacanza al mare.
L'ABRUZZO DEI DUE MARI. UNA COSTA DAL DOPPIO VOLTOIn proporzione alla superficie relativamente piccola della regione, la costa sembra davvero essere infinita: ben centotrentatré chilometri di spiagge bagnate da un mare pulito e baciate dal sole per mesi interi, con località premiate dalle prestigiose Bandiere Blu, simbolo e certificazione di acque pulite e di valori ambientali ben custoditi. Suddiviso nelle tre province di Teramo, di Pescara e di Chieti, il litorale abruzzese è meta di turismo balneare sin dagli ultimi decenni dell'Ottocento.
La riviera nordDalla foce del Tronto, che segna il confine con le Marche, fino all'altezza della foce del fiume Foro, tra Francavilla al Mare e Ortona, la costa è bassa e sabbiosa: la spiaggia appare come un ampio e uniforme nastro dorato di sabbia finissima, con arenili larghi fino a trecento metri; in alcuni tratti vi sopravvive la tipica macchia mediterranea, con le dune a segnare il margine fra la spiaggia e le verdi pinete con la loro ombra odorosa di resina. Uno splendido e celebre bosco di pini accompagna Pineto alla sua spiaggia; poco distante una fitta macchia di pini domestici e d'Aleppo avvolge la robusta e solenne Torre di Cerrano, in passato vedetta e baluardo contro le incursioni dei pirati moreschi. Grande e ben valorizzata, nel cuore di Pescara, la Pineta d'Avalos e, più a nord quella di Santa Filomena, oggi protetta da una Riserva Statale, che stacca Montesilvano dalla sua spiaggia. È una riviera vitale, animata da mille proposte di divertimento e svago, con grandi capacità ricettive e di intrattenimento; ideale per famiglie che cercano spiagge ampie e strutture adeguate, per giovani che amano gli sport e la vita notturna, per single e gruppi di amici che vogliono socializzare in allegria, ma anche per anziani che desiderano vivere una vacanza serena con tutti i servizi a portata di mano.
La riviera sudLa costa meridionale diventa rocciosa all'altezza di Ortona e svetta dal mare nelle suggestive scogliere di Punta Ferruccio e Punta Acquabella, di Punta del Cavalluccio e di Punta Aderci (o Punta d'Erce). In molti punti è frastagliata da scogliere e piccole insenature con spiagge e calette, cui si affiancano delle belle spiagge di ciottoli, dove è bello immergersi con la maschera per osservare i fondali movimentati e ricchi di vita grazie anche al mare sempre limpido. Fra le alte arenarie delle scogliere si apre poi il dolce golfo di Venere, seguito ancor più verso sud da quello ampio e animato di Vasto, con le larghe spiagge che tornano di nuovo ad essere sabbiose fino al confine col Molise.
Le colline tondeggianti dell'immediato entroterra sono coltivate e ricche dei colori delle piantagioni; a volte esse sembrano irrompere fin sulla costa sorvegliata dagli antichi trabocchi, e fanno da scenografia a questo mare. In questo comprensorio i piccoli centri costieri della zona hanno quasi sempre il carattere di porticcioli, dove alla sera attraccano le minuscole imbarcazioni da pesca, che sbarcano le tradizionali "cassette" colme di pescato per venderlo o servirlo nei tanti ristorantini a conduzione familiare. È questo un litorale romantico e raccolto, più naturale e selvaggio, reso suggestivo dagli spazi tranquilli delle calette isolate e delle spiaggette protette da alte scogliere, dalla particolare atmosfera dei piccoli borghi marinari. Gabriele D'Annunzio, che amava questa costa e vi trascorreva lunghi periodi in cerca di ispirazione vi scrisse e ambientò il "Trionfo della Morte".
fonteabruzzoturismo.it

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venerdì 20 aprile 2012

VIAGGI&WEEKEND - Costiera Amalfitana: bella sempre

BUONGIORNO DALLE RAGAZZE DELLO STAFF  DELL'AGENZIA VIAGGI&WEEKEND!!!

Luoghi di una bellezza straordinaria, ristorantini sul mare e kermesse divertentissime
Paesini arroccati, mare dalle mille sfumature e soprattutto un clima mite anche d'inverno. Stiamo parlando della Costiera Amalfitana, perfetta per una fuga dallo stress cittadino e dalle temperature polari degli ultimi giorni... Dalla “dimora delle sirene” al golfo di Salerno Prima tappa di questo on the road è Sorrento. Affascinante la sua posizione a picco sul mare, il suo centro storico, e quel reticolo di strade che ricalca quelle dell'antica Syrentum greco-romana. Da visitare assolutamente: la chiesa del Carmine, Palazzo Veniero e Palazzo Correale con le loro importanti testimonianze storiche. Un consiglio: per cena fate un salto nel borgo di Marina Grande -  una vera città nella città - dove troverete deliziose locande in riva al mare. Infine, non perdetevi la kermesse Mi illumino d'Inverno. La manifestazione propone numerosi appuntamenti di musica, cinema, arte, animazione di strada e enogastronomia ed è in calendario fino ad aprile.  Sorrento-Massa Lubrense: 6 chilometri
Lasciata Sorrento, si prosegue - 6 chilometri di curve lungo via Capo e poi via Partenope -  fino a Massa Lubrense. Posizionata all’apice della Penisola Sorrentina, è un luogo unico al mondo. Dall'eremo di S. Costanzo, edificio di grande valore storico-artistico e posizionato sul punto più alto del promontorio, si gode di un romanticissimo panorama su Capri, Ischia e il golfo di Salerno.
Massa Lubrense-Positano: 25chilometri Salutata Massa Lubrense, si procede verso Positano attraverso le SS 145 (via Nastro Azzurro) e 163. Uno dei luoghi più conosciuti e chic di tutta la Costiera, è completamente arroccata sull'estremo versante occidentale dei monti Lattari e si affaccia direttamente sul mare. L’interno del paese è un susseguirsi di vie strette, botteghe di vestiti, sandali e souvenir.
Positano-Praiano: 6 chilometri È sempre la statale 163 che costeggia il mare a condurre fino a Praiano, l'antico Pelagianum (mare aperto, in latino). Da non perdere: la chiesa di San Luca Evangelista, con il suo il pavimento in cotto maiolicato di fine Settecento e i suoi bellissimi altari policromi, le tradizionali edicole votive (piccole cappelle in miniatura) disseminate un po' ovunque e la Marina di Praia, piccola e suggestiva spiaggetta incastonata tra due alte pareti di roccia. Praiano-Amalfi: 11 chilometri Una decina di chilometri di strada costiera portano ad Amalfi e al suo bellissimo Duomo. La cattedrale, una delle espressioni più belle del romanico in Italia, è il palcoscenico di una città davvero splendida, con mille scalinate, stradine strette e affascinati squarci che da un muretto o da una siepe si aprono all’improvviso sul blu del mare. Un consiglio: non potete lasciare la cittadina senza aver visitato il Chiostro del Paradiso (posizionato sul lato sinistro del portico del Duomo), uno stupendo quadriportico con volte a crociera e archi intrecciati in stile moresco, e il Museo della Carta.
Amalfi-Ravello: 15 chilometri Spostandosi nell'entroterra attraverso via Castiglione si raggiunge Ravello. Arrivati nel centro della splendida cittadina resterete incantati dalla bellezza del suo Duomo e da Villa Rufolo. Non dimenticatevi di visitare la Chiesa di San Francesco e soprattutto Villa Cimbrone, con la cosiddetta “terrazza dell’infinito”, quella che, secondo Gore Vidal, (scrittore, saggista, sceneggiatore e drammaturgo statunitense) consente di godere del panorama più bello al mondo. Ravello-Vietri sul Mare: 24 chilometri Tornati sulla statale che costeggia il mare, tappa obbligata a Minori per gustare le sue famosissime delizie al limone, a Maiori con la sua splendida Chiesa di S. Francesco – dove si possono ammirare pregevoli tavole dipinte e sculture del 1500 – e la sua divertentissima 39° edizione del Carnevale (in programmazione da sabato 18 febbraio a domenica 26). Infine, pausa gastronomica suggerita anche a Cetara per gustare un buon piatto di spaghetti con colatura di alici, tonno e frittura mista di alici e calamari salati (“cuòppo”, in napoletano), mentre a Vietri sul Mare si consiglia una bella passeggiata tra i mille negozietti di ceramica artigianale.
Vietri-Salerno: 5 chilometri Ultima tappa: Salerno. La città occupa una posizione geografica privilegiata tra la costiera amalfitana e quella cilentana e possiede un centro storico che mantiene ancora intatta la sua struttura medioevale. Un consiglio: visitate il castello di Arechi, che bellissimo e imponente domina la città dal Colle Bonadies. Qualche indicazione utile Per raggiungere la Costiera  Amalfitana, su due o quattro ruote, se arrivate dal Nord, dovete prendere  l'autostrada A/2 Milano-Napoli e proseguire sulla A/3 Napoli-Salerno, fino all'uscita Castellammare di Stabia.
Per chi arriva da Est, imboccare l'autostrada A/16 Bari-Napoli, per poi immettersi sulla A/3 Napoli-Salerno e  proseguire fino all'uscita Castellammare di Stabia. Infine, se arrivate da Sud, imboccate l'autostrada A/3 Reggio Calabria-Salerno, in direzione Napoli fino all'uscita Castellammare di Stabia.
fontetgcom24


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giovedì 19 aprile 2012

VIAGGI&WEEKEND - In Polinesia francese, per il Thaiti Pearl Regatta

BUONGIORNO DALLE RAGAZZE DELLO STAFF  DELL'AGENZIA VIAGGI&WEEKEND!!!

Un arcipelago da mozzare il fiato e un evento velico, tra i più famosi del Pacifico del Sud
Polinesia francese: paradiso dei velisti Nell'Oceano Pacifico, a circa 6mila km a est dell'Australia, sorge un gruppo di 118 isole e atolli - suddivisi in 5 arcipelaghi - che da sempre rappresenta il “sogno proibito” di chi desidera passare una vacanza esotica. Queste isole sono la Polinesia francese le cui acque, dal 16 al 20 maggio,  accolgono il più grande evento velico del Pacifico del Sud: il Thaiti Pearl Regatta. L'evento viene disputato nelle acque dell'arcipelago delle Isole della Società, di cui fanno parte le isole di Tahiti, Moorea, Bora Bora, Huahine, Raiatea e Taha'a. Giunta alla sua nona edizione, la Tahiti Pearl Regatta, in programma dal 16 al 20 maggio nelle isole  di Raiatea, Taha’a e Bora Bora, è ormai diventata un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di sailing. L’evento si apre con una grande festa a Uturoa, capoluogo di Raiatea e centro di riferimento per i diportisti di tutta la Polinesia Francese. La regata prosegue poi con il Raromatai, un round-trip il cui percorso è stato deciso tramite votazioni online dai fan della pagina Facebook della manifestazione, per coinvolgere gli amanti della vela nelle acque polinesiane di tutto il mondo.  La gara ha inizio il 17 maggio con la navigazione in mare aperto da Raiatea a Bora Bora, seguita dal Bora Bora Banana, un giro nella splendida laguna di Bora Bora. La seconda manche della regata, il 18 maggio, vede gli equipaggi dirigersi nuovamente verso Raiatea. Durante il mattino del 19 maggio è in programma il Taha’a Banana, un giro nella parte di laguna tra Taha’a e Raiatea, mentre nel pomeriggio si prosegue con un tour della laguna a nord delle isole. Per concludere, domenica 20 maggio festeggiamenti e danze tahitiane aspettano tutti i partecipanti per animare la chiusura dell'appuntamento velico più amato del Pacifico Le isole della Thaiti Pearl Regatta: Raiatea, Taha’a e Bora Bora Raiatea e Tahaa, le isole gemelle. Sono racchiuse nella medesima laguna e sono vicinissime l'una all'altra: Raiatea è tradizionalmente considerata un’isola sacra per la presenza del marae Taputapuatea, il più importante luogo di culto dell’antica religione polinesiana, mentre Tahaa, la “sorella minore” dalle cime tondeggianti e dalle coste frastagliate, è conosciuta come “l’isola della vaniglia" per la presenza di numerose coltivazioni di questo profumato baccello. Solcata da tre spettacolari vallate, l'isola si presenta come un'imponente montagna che culmina nel monte Ohiri, a circa 600 metri d’altezza. La sua laguna color zaffiro e smeraldo è un paradiso per gli amanti delle immersioni. A Raiatea e Taha’a si svolgono alcune manifestazioni tipiche della cultura polinesiana, come l’Hawaiki Nui Va’a, una celebre regata di piroghe polinesiane che ogni novembre passa, per terminare il mattino successivo, a Bora Bora, la quintessenza della Polinesia. Bora Bora rappresenta nell’immaginario collettivo l’isola polinesiana per antonomasia. Cinta dal magnifico anello della barriera corallina, accoglie diversi motu (atolli). Fra questi sono da ricordare: il celebre Motu Tapu, oggetto di numerose leggende e protagonista di antiche storie Maohi; e il motu Toopua, uno dei numerosi punti di attracco della laguna - insieme alla baia di Faanui e a Nunue -  a sud dell’isola. La laguna è ricca di flora e fauna marina: nelle acque basse è possibile nuotare fra mante, tartarughe di mare, murene e pesci multicolori. Imperdibile la discesa verso il "giardino di corallo" a sud-est dell'isola; mentre un’immersione o semplice snorkeling nei dintorni del Motu Taurere permette di ammirare mante e pesci tropicali. Al centro dell’isola si ammirano picchi vertiginosi, frutto di una spettacolare eruzione vulcanica avvenuta alcuni milioni d’anni fa, ora ricoperti di vegetazione lussureggiante. Il Monte Otemanu ha forse il profilo più noto della Polinesia Francese: imponente si staglia su Bora, la sovrasta e la protegge.
fontetgcom24

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mercoledì 18 aprile 2012

VIAGGI&WEEKEND - LA COSTA ROMAGNOLA

BUONGIORNO DALLE RAGAZZE DELLO STAFF  DELL'AGENZIA VIAGGI&WEEKEND!!!


La Riviera Romagnola sicuramente è fra le località di vacanza pìù apprezzate di tutta l'industria turismo in Italia.In ogni stagione dell'anno accoglie turisti da ogni parte d'Europa proponendo moltissime occasioni di divertimento, cultura, sport, enogastronomia, cicloturismo e molto altro ancora.  Ottimi i servizi e l'offerta per chi viaggia per affari ed è solito visitare la Riviera Adriatica dell’Emilia Romagna per prendere parte a Fiere e Congressi nelle moderne ed innovative strutture di recente costruzione.  Da non perdere le belle città d’arte e cultura dell’entroterra, mete ideali per il turismo scolastico e culturale. La Riviera Romagnola è oramai conosciutissima per i molti Parchi di divertimento tematici, sia tradizionali che innovativi.Questo la rende una metà apprezzata per la vacanza di tutta la famiglia.  Tante le possibilità per chi ama la vita all'aria aperta, per chi desidera ritrovare o provare il gusto della vita in campagna numerosissimi gli agriturismi pronti ad accogliervi ritemprando le vostre energie.  Come dimenticare, poi, il turismo termale, vere e proprie oasi di relax per mente e corpo, per un’idea di vacanza nuova e salutare, dove associare il turismo al benessere e con particolari offerte anche per la terza età.  E per gli amanti della nostra buona, osiamo dire ottima cucina? Il turismo enogastronomico è la risposta giusta. Pochi click del mouse ed eccovi pronti a gustare le specialità della nostra terra ricca di tradizione culinaria.
fonte.rivieraromagna

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martedì 17 aprile 2012

VIAGGI&WEEKEND - Gaeta: mare, arte e cultura

BUONGIORNO DALLE RAGAZZE DELLO STAFF  DELL'AGENZIA VIAGGI&WEEKEND !!!!!

La Riviera d'Ulisse svela i suoi misteriProtesa nel mare come se fosse la prua di una immaginaria nave, Gaeta - località marittima in provincia di Latina - con i suoi 10 km di costa tra i più belli della penisola italiana, le sue innumerevoli testimonianze storico-artistico e quella protezione naturale che la difende dai venti settentrionali, chiamata la “cordigliera” degli Aurunci, rappresenta la meta ideale per godere di un primo fine settimana al mare e al sole primaverile.
Le spiagge più rinomate Spiaggia di Serapo. Posizionata a poca distanza dal centro cittadino e dal borgo medievale, è il principale lido del comune di Gaeta. La spiaggia è chiusa a sud dal Monte Orlando - dove sorge il Santuario della Montagna Spaccata - ; e a nord da un altro promontorio, caratterizzato da splendide insenature. Serapo, caratterizzata da una sua sabbia dorata e finissima e da un mare cristallino e trasparente, è la tipica spiaggia dei cittadini, la spiaggia dei gaetani.
Spiaggia di Fontania. Posizionata sulla costa meridionale della città e caratterizzata da un fondale basso e roccioso, è da sempre meta ambita per i subacquei che si immergono principalmente in corrispondenza dell’isolotto detto “La Nave di Serapo. Oltre agli aspetti prettamente naturalistici, il fascino del luogo è legato anche ad aspetti storico-archeologici. Qui, infatti, si conservano ancora oggi i resti di una grandiosa villa romana del I secolo d.C.
Spiaggia 40 remi. E’un piccolo lido raggiungibile solo in barca e a nuoto (il nome richiama, infatti, il numero delle remate necessarie per raggiungere la spiaggia dagli approdi vicini), famoso per la presenza di numerose grotte dai nomi pittoreschi ed evocativi. Tra le tante è da ricordare il Pozzo del Diavolo, noto anche come Pozzo delle Chiavi. Una grande grotta che si sviluppa sia al di sopra della superficie del mare, con un ingresso in cui può penetrare una piccola barca, sia sott'acqua.
Spiaggia Sant'Agostino. E’ la più lunga (2 km, circa) delle spiagge di Gaeta e anche la più frequentata. Spettacolari cadute rocciose del monte e un mare blu intenso incorniciano questa spiaggia, a tratti libera e a tratti attrezzata. La baia di Sant'Agostino, è rinomata anche tra gli amanti del free climbing. Gli scalatori si dilettano sopratutto sulla parete che domina la Piana di S.Agostino, famosa per i suoi leggendari strapiombi rossi, riaperti da pochi giorni (il periodo di chiusura va dal 25 febbraio al 15 aprile, periodo della nidificazione del falco pellegrino)  
Cosa visitare a GaetaTra tutte le città della provincia di Latina, Gaeta è il centro più rilevante per quanto riguarda i beni archeologici, architettonici e artistici. Tra i siti più importanti sono da ricordare: la chiesa dell’Annunziata -  del 1321 -  con la cappella dell’Immacolata (o “Grotta d’oro”), nella quale si sono raccolti in preghiera i pontefici Pio IX e Giovanni Paolo II; il Palazzo De Vio con il Museo Diocesano, dove è conservato lo Stendardo di Lepanto che sventolò sulla nave ammiraglia della flotta cristiana alla battaglia di Lepanto (7 Ottobre 1571); il Duomo con il Campanile in stile romanico-moresco del XII secolo; l’imponente castello Angioino-Aragonese, la cui costruzione risale a Federico II di Svevia; il caratteristico quartiere medievale fatto di vicoli tortuosi, costruzioni dei secoli XII-XIII e seguenti, torri, chiese, scale, portali e campaniletti che compongono un insieme architettonico di rilevante interesse. Valgono una visita anche la Pinacoteca Comunale di arte contemporanea che raccoglie opere di vari artisti gaetani come Antonio Salemme e Tommaso Macera nonché artisti di fama internazionale come Carlo Montarsolo, Gabriele Cena e Giancarlo Isola; e il Centro Storico Culturale, che raccoglie reperti della storia antica della città, dall'epoca romana a quella moderna, passando per quadri preziosi e rari esempi della tipografia locale di più antica datazione. Di assoluto rilievo anche il borgo marinaro e contadino di Porto Salvo e la chiesa di San Francesco dedicata al Santo e alla sua presenza in Gaeta nel 1222. Infine, per i più sportivi è sicuramente consigliata una visita al Parco Regionale Riviera d'Ulisse, che occupa il versante settentrionale del Monte Orlando.
Una mostra da non perdereFino al 6 maggio, le sale dell'affascinante Castello Angioino accolgono la mostra:  “L’Inferno di Dante. Una storia naturale”. L'allestimento propone una selezione delle illustrazioni del volume omonimo di Fabrica (laboratorio creativo di Benetton), nato da uno studio appassionato del poema e dalla volontà di rendere attuale il tema della conoscenza proposto da Dante ("Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza"). Difficile trovare una sede migliore di Gaeta per questa mostra. La località, infatti, viene citata dallo stesso Ulisse dantesco quando afferma: “Quando/mi diparti’ da Circe, che sottrasse/me più d’un anno là presso a
Gaeta,/prima che sì Enea la nomasse”.
fontetgcom24


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lunedì 16 aprile 2012

VIAGGI&WEEKEND - LE SPIAGGE DI PROCIDA

BUONGIORNO DALLE RAGAZZE DELLO STAFF  DELL'AGENZIA VIAGGI&WEEKEND !!!!!




E’ difficile descrivere la bellezza, l’autenticità dell’isola di Procida: bisognerebbe passeggiare tra le stradine, tra i suoi vicoli...
Le spiagge di Procida
A Procida tutto ruota intorno al mare. Ci sono cinque spiagge di sabbia, particolarmente piacevoli per una vacanza in famiglia. La Chiaiolella, esattamente di fronte ad Ischia e con vista a perdita d’occhio sul mare aperto; la spiaggia della Chiaiolella è punto d’incontro per i ragazzi ed offre una vasta scelta di stabilimenti balneari per le famiglie. È anche la più lunga delle spiagge isolane e quella con il più bel tramonto, da godersi all’ora dell’aperitivo da uno dei ristoranti-bar del lungomare.
Situato al lato opposto dell’isola, si trova la spiaggia della Chiaia, piu complicata da raggiungere – scendendo delle lunghe scalinate – dà dall’altro lato innegabili vantaggi: l’acqua è bassa qui e la baia protegge da vento ed onde, la spiaggia ideale per famiglie con bambini piccoli. Per la sua posizione riparata è anche il luogo d’incontro per i corsi estivi di nuoto per bambini che trovano qui una vera e propria piscina naturale. Il maestoso borgo della “Terra Murata” e la graziosa Marina Corricella fanno da cornice per la Chiaia che – diretta verso est – dà il meglio di sé nelle ore mattutine fino al pomeriggio. Piccola ed accogliente, la spiaggia del “Pozzo Vecchio”, una baietta a forma di ferro di cavallo, palcoscenico per le famose scene del film “Il postino” (infatti viene chiamata anche la “spiaggia del postino”). Su tutte le spiagge si alternano tratti liberi con zone completamente attrezzate. Durante la bella stagione si organizzano – sempre nei ritmi lenti dell’isola, chi si aspetta la freneticità di uno stabilimento mondano o animazione non -stop sarà deluso – feste e tornei sportivi per i grandi e dei laboratori e corsi nuoto per bambini. Da raccomandare sono le numerose discese nascoste e immerse nella macchia mediterranea sugli scogli dell’isola. Bisogna cercare un po’ per trovarle ma gli amanti del “mare puro” verranno ricompensati con massima tranquillità e acqua pulitissima. Come luoghi piu suggestivi si consigliano “ Il Faro”, in fondo alla Via Faro, con vista sulla Marina Grande di Procida e la Terraferma, le acque cristalline della discesa del “Fiumicello” alla fine di Via Simone Schiano o le discese dalla collina di Santa Margherita Vecchia con vista sul isolotto di Vivara.
fonteisoladiprocida.

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venerdì 13 aprile 2012

VIAGGI&WEEKEND - Penisola di Luštica, Montenegro

BUONA GIORNATA DALL'AGENZIA VIAGGI&WEEKEND !!!!!



Il Montenegro vanta una bellezza incontaminata e acque pulite e limpide. Ancora oggi una gemma da scoprire, dove l'oriente incontra l'occidente, la costa del paese ha innumerevoli isole disabitate, insenature segrete  e incantevoli porti accanto ad importanti siti storici. Altrettanto affascinante è l'interno montuoso del Montenegro con i suoi monasteri rupestri, fiumi che danno vita a profondi canyons, riserve naturali, laghi glaciali ed uno dei parchi nazionali più importanti al mondo, il Durmitor. Sede di due patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, il Montenegro è una delle mete turistiche a più rapida crescita al mondo. Mentre il mondo inizia a scoprire questo piccolo stato balcanico, rigorosi controlli governativi garantiscono che lo sviluppo non intacchi l'unicità dei suoi variegati paesaggi.
Lungo la costa meridionale del Montenegro si incontra la penisola di Luštica, molto amata dagli abitanti di Herceg Novi, che la raggiungono per gite in giornata, e dagli appassionati di kayak, che arrivano da Rose. La perla indiscussa è Dobrec, nota per avere le acque più limpide del paese, raggiungibile solo dal mare. Altra meta da non perdere per un'escursione in barca è la Grotta Blu (Plava Špilja): inoltrati nella cavità naturale e lasciati stregare dai riflessi della luce. Non lontano da Radovići, il principale centro della penisola, si trova la splendida Pržno, da non confondere con la località omonima vicino a Sveti Stefan. Sabbia bianca, pineta e olivi: queste le attrattive che la candidano a migliore spiaggia del Montenegro.
fonte.portomontenegro
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giovedì 12 aprile 2012

VIAGGI&WEEKEND - Alle Cayman Tra mare cristallino e spettacolari tramonti

BUONA GIORNATA DALL'AGENZIA VIAGGI&WEEKEND !!!!!

Scopriamo il paradiso delle Cayman, territorio britannico d’oltre mare, situato nel Mare delle Antille a sud di Cuba.  L’arcipelago delle Cayman è composto da tre splendide isole, Grand Cayman, Little Cayman e Cayman Brac. Grand Cayman rappresenta l’isola principale ed è qui che si trova la capitale, a seguire Cayman Brac più selvaggia, con le sue scogliere a picco sul mare e infine Little Cayman ancora più sperduta e ideale per le immersioni.  I mari delle isole Cayman sono incredibilmente cristallini e tiepidi tutto l’anno… Davvero invitanti! Per questo motivo non c’è niente di meglio che concedersi qualche bagno e rilassarsi un po’ sotto il sole su spiagge dalla sabbia bianca e finissima. I più sportivi e intraprendenti però non possono perdersi snorkeling e diving in queste acque trasparenti fra coralli, pesci colorati e tartarughe marine. Qui troveranno un incontaminato paradiso sottomarino, non a caso i fondali che circondano le Cayman sono considerati un vero e proprio parco marino. Ma nell’arcipelago delle Cayman non mancano anche divertenti e colorate specie di animali terrestri, come iguane e pappagalli dai piumaggi colorati. E che dire dei tramonti? Davvero uno spettacolo da togliere il fiato! Con colori quasi accecanti che vanno dal rosa, al lilla, al rosso fuoco. Molto piacevole comunque è anche una passeggiata nella sua capitale, George Town, poco più di una cittadina, colorata e divertente, in cui è forte l’impronta americana. Ma non solo… Le isole Cayman sono considerate un paradiso fiscale e, proprio per questo motivo, l’attività economica principale è quella finanziaria e tanto per rendere l’idea, solo a George Town, si contano oltre 600 banche!  È sempre nella capitale comunque che si possono fare incontri con personaggi davvero divertenti e colorati e in poco tempo si è travolti dall’atmosfera caraibica, divertente e allo stesso tempo rilassata, dei suoi abitanti! Se si ha intenzione di andare a Gran Cayman proprio in questo periodo peraltro è possibile imbattersi nel Batabano, una festa simile al Carnevale, caratterizzata da maschere, musica e parate per strada. Peccato che le Cayman non siano proprio dietro l’angolo. Due scali sono praticamente inevitabili: prima a New York e poi a Miami, ma una volta giunti a destinazione si è sicuramente ripagati dal paesaggio e da un mare davvero da sogno e presto dunque ci si dimentica anche del lungo viaggio affrontato…
fontetgcom24
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mercoledì 11 aprile 2012

VIAGGI&WEEKEND - Vacanze al mare estate 2012, dove andare per rilassarsi o divertirsi

BUONA GIORNATA DALL'AGENZIA VIAGGI&WEEKEND !!!!!



Se state pensando alle vacanze al mare per l'estate 2012 starete sicuramente prendendo in considerazione diverse destinazioni e diverse mete ed è per questo che abbiamo voluto riassumere i trend dell'anno per consigliarvi sulle mete più ambite per le vacanze al mare dell'estate 2012.
La Grecia resta sempre una delle mete più richieste nonostante i tumulti che stanno sconvolgendo il Paese: le isole di Mykonos, Ios, Santorini, Zante, Skiathos sono le più gettonate ed accolgono turisti da tutto il mondo sia giovani che adulti essendo in grado di soddisfare le richieste di diverse tipologie di turisti. I più giovani non possono non prendere in considerazione Ibiza e Formentera, entrambe conosciute non solo per il loro mare ma anche per la loro movida: Ibiza è piena di discoteche e da sempre regno di chi ama divertirsi mentre Formentera è leggermente più tranquilla ma la presenza di tanti vip e vippettini nostrani la rende una delle mete più care e gettonate almeno da qualche anno a questa parte. Il Mar Rosso resiste al tempo e, nonostante le temperature in estate siano bollenti, la domanda è sempre altissima e l'offerta anche per cui si possono trovare interessanti pacchetti all inclusive che consentono di trascorrere una settimana di completo relax tra spiagge bianche, mare stupendo ed escursioni che, seppur molto turistiche, piacciono sempre molto a tutti.
Da non dimenticare la Croazia che negli ultimi anni è diventata una vera e propria meta vacanziera per l'estate grazie alle sue spiagge incontaminate, a paesaggi brulli e ad un mare davvero favoloso; oltre a ciò anche i prezzi più bassi del normale e la vicinanza con l'Italia rendono le oltre 1000 isole croate meta ideale di chi vuole rilassarsi al sole. Meta poco conosciuta ma molto amata per il suo clima e per il suo mare è Gran Canaria, frequentata in special modo da turisti inglesi e molto economica anche in alta stagione. Segnaliamo infine qualche località in Italia: sempre in voga la Sardegna nonostante i fasti di una volta sembrano ormai essere lontani e i turisti siano sempre più in cerca di spiagge incontaminate e poco affollate che si trovano soprattutto nella parte Sud della Regione (Villasimius, Golfo Aranci e San’Antioco). Il Salento in Puglia è l'altra Regione italiana che non passa mai di moda e che, complice anche un'offerta ricettiva tra le migliori della Penisola, permette di trascorrere vacanze al mare senza spendere cifre eccessive e godendo di uno dei paesaggi più belli della nostra Penisola.
fonte.dgmag.it

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martedì 10 aprile 2012

VIAGGI&WEEKEND - Ischia e il parco del Negombo

BUONA GIORNATA DALL'AGENZIA VIAGGI&WEEKEND!!!!!

Un viaggio fra natura, terme e mare
Macchè Caraibi: meglio Ischia, dove è già arrivata l’estate. Basta una valigia leggera e tanta voglia di rallentare i ritmi per trascorrere un week end lungo sull’isola più frequentata del sud Italia: Ischia è meta ambita perché la sua natura è rigogliosa grazie alla presenza di arterie d’acqua sotto il suolo dell’intera isola, le spiagge sono appartate e di rara bellezza, e le sue numerose fonti termali ne fanno una culla del benessere. Ha una storia molto antica, essendo stata uno dei più antichi stanziamenti greci d’Occidente. Si trova a poche decine di minuti di navigazione dalla costa campana, ma sembra di essere in un universo differente. Ischia infatti è silenziosa e tranquilla, non solo amena, soprattutto se si prova ad addentrarsi in un microcosmo sorprendente come il Negombo (www.negombo.it), parco dal nome esotico, ideale buen ritiro per il nostro viaggiatore. Scesi dall’aliscafo si percorre la strada lungo la costa che passa da Casamicciola e arriva a San Montano. Qui si fa l’ingresso (al costo di 8 euro) in un vero e proprio angolo di paradiso, il Negombo appunto, un parco botanico idrotermale creato nel dopoguerra dalla sapienza appassionata del paesaggista Ermanno Casasco che qui, a fianco del fecondo insieme di piante provenienti da tutto il mondo, pur armonicamente inserite nella macchia mediterranea, ha collocato opere di arte contemporanea fra cui il noto “Arc-en-ciel” di Arnaldo Pomodoro. All’interno del Negombo l’elemento dell’acqua è prorompente, nelle sue così numerose manifestazioni: è noto quanto le fonti “miracolose” dell’isola fossero oggetto di pellegrinaggio in estate ed in inverno e protagoniste di miti ancora tramandati oralmente; di queste, da vedere, è la fonte dei Nitrodi, da poco restaurata. Più si avanza, più la vegetazione si fa fitta ma ordinata e, come in un labirinto affatto insidioso, il nostro viaggiatore dovrebbe abbandonare la bussola e lasciarsi guidare dall’istinto verso le varie piscine termali disseminate nel parco. I bagni in queste acque sono indicati per prevenire reumatismi e rendere luminosa la pelle; poi si arriva ai bagni turchi e negli antri tiepidi e umidi che depurano l’organismo; sotto agli idrogetti, come i doccioni del Templare, si viene massaggiati nella parte alta del corpo; i percorsi “Maya” alternano acqua calda a fredda per stimolare la circolazione e praticano la riflessoterapia. Per completare il bisogno di remise en forme (fisica e psichica) il viaggiatore può affidarsi al centro benessere per trattamenti specifici che utilizzano sia le più moderne terapie mediche ed estetiche sia le antiche pratiche curative.
Proseguendo verso il mare il giardino scende gradualmente fino alla baia di San Montano, che fu la scenografia naturale di alcune scene di “Cleopatra” con Elizabeth Taylor e Richard Burton. Ed in effetti sembra di vivere l’atmosfera di un film travolgente. Questa spiaggia meraviglia anche per le piante che crescono a ridosso della sabbia (le fitolacche, i ciuffi di vetiveria zizanioides e l’ipomea imperati), e le conferiscono un’impronta unica. A chiudere lo sguardo in questa baia sono due promontori, su uno dei quali aveva la sua residenza il regista Luchino Visconti. Stando qui si avverte il distacco dal resto del mondo; si riconoscono solo la voce del mare, lo scorrere dell’acqua sorgiva, il suono della brezza che scivola sulle sculture e sulle fronde verdi.  Dopo una giornata trascorsa nella natura non c’è niente di meglio che una cena appagante con le pietanze tipiche dell’isola, come il coniglio all’ischitana, o alla cacciatora, la caponata (pane raffermo ammorbidito in acqua e insaporito con  pomodori, fagioli, peperoni verdi), oppure il pesce locale sotto sale conservato nei tipici vasetti di terracotta smaltata, o arrostito e affogato nell’aceto con aglio e menta (la scapece).
Dall’imbrunire fino a notte fonda, non solo in piena estate, si può approfittare ancora del parco in versione by night, col suo grande teatro-arena all'aperto che si anima al ritmo della musica classica, della leggera e del jazz, per cartelloni di alto livello. Vi si sono esibiti fra gli altri Miles Davis, Mireille Mathieu, Tina Turner, Ray Charles, Arbore, Baglioni, Dalla e Morante. Solo con un sano riposo il nostro viaggiatore può dirsi davvero in vacanza: è consigliabile dunque alloggiare nel piccolo Hotel della Baia (www.negombo.it/negombo-hotel.html), albergo esclusivo adiacente al parco, dotato di una panoramica terrazza, perfetta per la colazione o per una distesa lettura, circondati dalle fragranze mediterranee e dalle copiose fioriture. Al risveglio si potrà dedicare almeno parte della giornata all’identità storico-archeologica dell’isola. Ischia fu infatti sede della necropoli dell’antica Pithecusa, i cui reperti archeologici si possono vedere al museo di Villa Arbusto, che conserva fra gli altri interessanti oggetti la Coppa di Nestore, ovvero il più antico utensile-documento scritto in lingua greca. Da visitare poi il borgo di Sant’Angelo (dalla parte opposta dell’isola) e Ischia Ponte con il Castello aragonese, e se si avesse voglia di camminare sarebbe raccomandabile un’escursione sul Monte Epomeo.  Per la sua vocazione naturalistica Ischia, in particolare proprio il parco del Negombo, è stata scelta già da dieci anni come sito ospite della mostra mercato di piante rare e inconsuete della fascia temperata calda, “Ipomea”, che nell’edizione di quest’anno (dal 18 al 20 maggio, i dettagli su www.negombo.it/negombo-ipomea.html), accoglie una gigantesca serra voliera dove, fra i vari lepidotteri, librerà la Attacus atlas, la farfalla più grande del mondo. 

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mercoledì 4 aprile 2012

VIAGGI&WEEKEND - L'Arcipelago toscano si esplora… a piedi

BUONA GIORNATA  DALLO STAFF DELL'AGENZIA VIAGGI&WEEKEND !!!!

Ad aprile in Toscana ha inizio il Walking Festival. Centinaia di appuntamenti permettono di scoprire a piedi le bellezze racchiuse in sei diversi Parchi naturali. Dal 6 Aprile al 6 Maggio protagonista il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano che riunisce la piccola Gorgona, la splendida Capraia, la grande Elba, la bianchissima Pianosa, l'irraggiungibile Montecristo, il Giglio profumato e il suo gioiello Giannutri. Tutt'attorno i 60mila ettari d'acqua del Parco marino più grande d'Europa, che custodiscono i delfini e le balene del meraviglioso Santuario dei Cetacei. Camminare è il modo migliore per appropriarsi di un luogo e per ritrovare il piacere di fare qualcosa abbandonando quella frenesia che ci attanaglia quotidianamente. Ad offrire il maggior ventaglio di possibilità e il maggior numero di eventi è l’Isola D’Elba. Il suo grande fascino è dovuto all’incredibile varietà paesaggistica: imponenti scogliere a picco sul mare si alternano a lunghe spiagge di sabbia finissima lambite da acque cristalline. In mezzo ad una natura ancora selvaggia si possono scorgere piccoli borghi di pescatori, ed è possibile ripercorrere l’appassionante storia millenaria dell’isola attraverso le antiche necropoli etrusche, i numerosi villaggi d’altura, le affascinanti ville marittime dei romani, le imponenti fortificazioni medicee e le lussuose ville napoleoniche. D’estate è una meta molto battuta dagli amanti del mare ma è la primavera la stagione ideale per conoscere tutte le sue facce.  Dal 6 di Aprile al 6 di Maggio, “Il Festival del Camminare” propone un calendario fittissimo di eventi per tutte le gambe: gli itinerari vanno dal “facile” al “molto impegnativo”. Splendide passeggiate fatte di panorami mozzafiato, percorsi nell’archeologia mineraria che tengono sullo sfondo l’isola di Montecristo, caprili e vie del granito con Pianosa nella coda dell’occhio, e poi ancora itinerari profumati, colorati, laboratori per bambini, scuole di erboristeria e molto altro. Il giorno di Pasquetta ad esempio viene proposta anche una passeggiata per tutta la famiglia: un percorso facile adatto ai più piccoli, che consente loro di conoscere i profumi e gli animali che popolano la macchia mediterranea e che li porta assieme a mamma e papà a giocare nella spiaggia di Fetovaia. Camminare in silenzio al chiarore della luna piena è un’altra esperienza da provare per vivere sensazioni uniche per intensità, che solo la natura sa regalare. Gli appuntamenti sono moltissimi e per conoscerli tutti e prenotarsi gratuitamente è fondamentale visitare il sito www.tuscanywalkingfestival.it
Al Walking Festival si associano le tante iniziative delle strutture alberghiere dell’isola. Il Boutique Hotel Ilio (www.hotelilio.com/it/) a Capo Sant’Andrea, ad esempio, invita a partire “gamba in spalla” e a dormire in uno dei punti rimasti più selvaggi, dove le alture si uniscono al mare tra ripide scogliere e una caletta di spiaggia bianchissima. Dal 20 aprile al 31 maggio 2012 propone soggiorni a partire da 55 euro a persona con trattamento di mezza pensione fino a 95 euro a persona (a seconda della tipologia della camera). Chi decide di soggiornare per un “Long Stay” pagherà 4 notti e ne farà 5. L’offerta comprende 5 pernottamenti con ricca colazione a buffet, con marmellate del territorio e pane rigorosamente fatto in casa, e cena all’Hi Restaurant dell’Hotel, dove lo chef Giancarlo Pollidini delizierà i suoi ospiti con un menù dal tratto mediterraneo e dall’essenza tipicamente elbana. Il tutto accompagnato dalle migliori etichette dell’isola come il vino Ilio, creato in occasione del cinquantenario di questo splendido Hotel situato in una delle zone più autentiche dell’Elba. 
fontetgcom24

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martedì 3 aprile 2012

VIAGGI&WEEKEND - Nel paradiso delle Isole Vergini Americane

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Un arcipelago dalla natura selvaggia e caraibica. Isole Vergini Americane
Un viaggio alle Isole Vergini Americane è innanzitutto un'immersione totale nella lussureggiante natura caraibica e nella cultura variegata di questo arcipelago. Qui, infatti, si trova uno dei parchi nazionali più belli del mondo, il Virgin Islands National Park, che si estende tra le isole di St. John e di Hassel Island, tra splendide baie d’acqua chiara e cristallina, spiagge bianche ombreggiate dagli alberi di seagrape, palme da cocco e  foresta tropicale. Gli amanti dello sport possono nuotare nelle acque blu delle spiagge più belle dei Caraibi, giocare a tennis alla luce della luna, affittare un motoscafo per raggiungere Virgin Gorda (la seconda isola più popolosa delle Isole Vergini Britanniche), concedersi una gita in kayak nella Riserva Marina di St.Thomas oppure giocare a golf nel campo Mahogany Run’s di St Thomas, noto per “le 18 buche più impegnative dei Caraibi”.
Le spiagge più rinomate Le isole di St.John e St.Thomas offrono alcuni tra i più affascinanti litorali dei Caraibi. Le spiagge di St.John, i cui due terzi fanno parte della riserva naturale del National Park, sono rinomate per la calma e la tranquillità che offrono e per la loro stupenda fauna marina. Sono sicuramente da menzionare: Hawksnest Bay,Trunk Bay, con un percorso sottomarino guidato lungo circa 205 metri e contrassegnato da segnaletica in acqua per riconoscere le diverse specie di coralli, Cinnamon Bay e Saltpond Bay. I litorali di St.Thomas sono invece rinomati per la loro ridondante natura tropicale e per la loro vivacità. Tra i tanti arenili, il più famoso è quello di Magens Bay, famoso per la sua particolare forma a cuore e per i bellissimi rilievi montuosi che le fanno da sfondo.
A St.Croix, per una primavera all'insegna della cultura e del divertimento A St Croix - l’isola più grande dell’arcipelago, dove l'estate è eterna e le lunghe e selvagge spiagge sono costantemente accarezzate dagli alisei - il mese d'aprile si presenta ricco di appuntamenti artistici, a partire dal tradizionale Art Thursday  che si svolge, giovedì 12 aprile, nella città di Christiansted. L'evento coinvolge tutte le gallerie d'arte e i negozi della cittadina, che rimangono aperti fino a tardi per promuovere i lavori degli artigiani e degli artisti locali. La giornata si conclude poi nei ristoranti locali o nei bistrot, sorseggiando la VI Beer, la birra artigianale prodotta sull'isola. Infine, sono sicuramente da ricordare gli appuntamenti proposti dalla città di Fredriksted, che dal 13 al 14 aprile dà il via a una serie di notevoli incontri musicali all'aperto. Tra i tanti, il più originale è il concerto di musica classica organizzato nel Whim Estate & Museum, una splendida ex piantagione, divenuta ora museo.
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lunedì 2 aprile 2012

VIAGGI&WEEKEND - Oman, dove la modernità rincorre la storia

BUONA GIORNATA  DALLO STAFF DELL'AGENZIA VIAGGI&WEEKEND !!!!



Un viaggio in un Paese tra passato e futuro, per una vacanza fatta di arte, cultura, escursioni nel deserto, bagni al mare tra i delfini e camminate tra il profumo dell'incenso e la dolcezza dei datter
Se da un qualsiasi motore di ricerca si digita "Oman", tra i primi risultati in italiano non sarà difficile imbattersi in una storia che sembra uscita dalle mille e una notte. Nell'estate del 2008, prima a Bari e poi a Palermo, attraccava in porto un fenomenale yacht di oltre 150 metri, seguito da un altro poco più piccolo. Sulle navi oltre mille persone, diverse delle quali avvistate nelle vie di entrambe le città a bordo di una sessantina di Mercedes e due Limousine.
Si racconta di mirabolanti cene a bordo degli yacht, di grandi regali ad amministratori locali, di mance stratosferiche e di un lusso incredibilmente sfarzoso ma raffinato. Tanto incredibile quanto vero, però si dice che succeda sempre così quando Qaboos, sultano dell'Oman, va in vacanza. E a fine soggiorno, per ringraziare dell'ospitalità, lascia il suo ricordo. A Bari e Palermo, per intenderci, ha donato qualche milione di euro per finanziare alcuni progetti legati all'istruzione e alla sanità.
Qaboos e l'Oman, destini incrociati
Per capire l'Oman di oggi, uno stato incastonato nel sud della penisola Arabica, di fronte all'Iran e con sbocco sull'Oceano Indiano, non si può non parlare della sua storia recente. Fino al 1970 era praticamente fermo al Medio-Evo, arretrato in tutti i settori. L'ascesa al trono dopo un golpe incruento ai danni del padre di Qaboos bin Said ha radicalmente cambiato la struttura del Paese. In questi quarantadue anni di sultanato, Qaboos, partendo praticamente da zero, ha investito i guadagni derivanti dal commercio di gas e di petrolio (per la cronaca un litro di benzina, in Oman, costa 12 centesimi di euro al litro...) facendo strade, scuole, università, ospedali, aeroporti. Ha insomma rivoluzionato l'Oman nella testa e nei cuori, modernizzando il Paese con un motto che è tutto un programma: "preserving the past, creating a future". In mezzo, il presente di un Paese che vuole aprirsi al mondo offrendo le sue città, il suo mare e il fascino del deserto.
Muscat, il simbolo del nuovo Oman
Lo specchio del Qaboos-pensiero è Muscat, la vivace capitale omanita adagiata appena sopra il Tropico del Cancro. Vecchio e nuovo si mescolano e si fondono in un'atmosfera a tratti irreale quanto affascinante. Muscat è estesa ma non è una metropoli, e anche la parte nuova è stata tirata su seguendo rigide normative. Non ci sono grattacieli, non c'è traccia del gigantismo che sta devastando gli altri paesi arabi. Le recenti costruzioni, candidamente bianche, rispettano la tradizionale architettura araba e, per disposizione del sultano, non possono superare in altezza la torre del Muezzin.
In giro per la capitale
A Muscat, nominata per il 2012 capitale del turismo arabo, si sta scrivendo la storia dell'Oman. A parte le infrastrutture, modernissime, molti dei monumenti sono di recente costruzione. L'ultimo arrivato è l'imponente Royal Opera house, gioiello in marmo inaugurato pochi mesi fa, "capriccio" del sultano, grande melomane. L'opera è partita con una stagione di alto livello, aperta nello scorso ottobre dalla "Turandot" prodotta da Franco Zeffirelli e diretta da Placido Domingo e con un cartellone che ha visto tra gli altri anche Renée Fleming, Andrea Bocelli, Yo-Yo ma e il balletto della Scala. Cultura alta ma a prezzi popolari, perché il sultano vuole che i suoi sudditi vadano a teatro. Opera di Qaboos anche la maestosa moschea inaugurata nel 2001, costruita con marmo proveniente da Carrara, riccamente e finemente decorata in stile persiano, con un immenso tappeto intrecciato a mano da cinquecento artigiani e un lampadario a cascata nella sala principale delle preghiere che lascia senza fiato. In mezzo a tanta bellezza passa in secondo piano il palazzo del sultano, che si può vedere solo dall'esterno, dai particolari colori blu e oro, curioso ma lontano dalla raffinatezza di altre costruzioni. Muscat vecchia invece pulsa nel suk, dove però gli angoli non turistici bisogna cercarli, e nel vecchio porto di Matrah. Balt Al Zubair e Balt al Baranda sono i due musei dove imparare la storia del sultanato. Intorno alla città decine di forti, antiche costruzioni che si ritrovano in tutto l'Oman.
L'ospitalità come dovere e piacere
Muscat città aperta, dunque, fin dall'antichità punto di passaggio tra Occidente e Oriente e quindi con una cultura dell'ospitalità ben radicata nei secoli. Gli omaniti sono musulmani, appartenenti alla corrente dell'ibadismo, dottrina basata su pacifismo, tolleranza e indulgenza. Una corrente, insomma, fuori dal fondamentalismo, che si specchia nell'apertura degli omaniti, legati alle loro tradizioni ma non per questo chiusi verso le novità. Gli uomini amano vestirsi con una dishdasha, una tunica bianca, indossano il turbante o il kumma, un copricapo finemente ricamato, e nei giorni di festa portano una cinghia con il khanjar, un particolare pugnale a lama piegata scolpito in argento e corno. Anche l'abbigliamento delle donne segue la tradizione, molte di loro coprono i capelli o parte del viso con una abaya, un leggero mantello, ma a differenza di parte del mondo arabo, non sono relegate ai margini della società. Partecipano anzi attivamente alla vita sociale del Paese, ricoprono incarichi importanti (ci sono ministri donna e donna è l'ambasciatore omanita a Washington) e sono parte attivissima del processo di modernizzazione dell'Oman.
fontetgcom24



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domenica 1 aprile 2012

VIAGGI&WEEKEND - Algarve, fascino senza stagioni

BUONA GIORNATA  DALLO STAFF DELL'AGENZIA VIAGGI&WEEKEND !!!

Un piacevolissimo clima temperato, 160 chilometri di spiagge dalla sabbia fine e dorata, piccoli villaggi di pescatori - come Santa Luzia, nei pressi di Tavira, o il minuscolo porto di Sagres -  e un’atmosfera di generale benessere: tutto ciò è sinonimo di Algarve, la regione più a sud del Portogallo. Senza aspettare l'estate, già da aprile fino a ottobre, il clima temperato rende possibile qualche piacevolissima giornata di mare lungo la variegata costa della Regione: dai grandi arenili, alle spiagge delle piccole città di pescatori annidate fra gli scogli, l’Algarve offre spiagge per ogni tipo di desiderio. 
 Spiagge per ogni gusto
 Se cercate una piena immersione nella natura, fate rotta verso la Costa Vicentina, nel sudest del Paese. Qui infatti troverete chilometri e chilometri di spiagge quasi deserte, tra le quali spiccano quella di Arrifana e della Barriga. Un appunto: se scegliete di passare l'intera giornata su quest'ultima, ricordatevi di portare il pranzo al sacco, perché non sono presenti strutture di ristoro. L'arenile, infatti, è un vero angolo di paradiso isolato da tutto e tutti. Qui non troverete altro che natura e pace. 
 Siete dei fan degli scogli, da cui potersi tuffare in un mare limpido e cristallino? Bene, allora il vostro posto ideale è la baia di Lagos e in particolare la  spiaggia Dona Ana -  situata a ovest della città - famosa per i suoi scogli dorati e per essere una tra le spiagge più “in” della regione. 
 Se invece desiderate coniugare natura e divertimento, scegliete verso la spiaggia della Rocha, a Portimão nel distretto di Faro, oppure verso quella di Galé, ad Albufeira, sempre nel distretto di Faro. 
 Siete in cerca di un ambiente più esclusivo? Optate allora per le spiagge di Ancão, Quinta do Lago e Vale de Lobo. Frequentate dal jet-set, sono vicine ai più esclusivi complessi turistici della zona.
 Cosa fare di curioso Dirigetevi a Cabo S. Vicente, l'ultima propaggine dell'Algarve posta di fronte all'Oceano Atlantico: scoprirete perché gli antichi credevano che lì “finisse il mondo”.
Fate una puntatina nell'entroterra, fino alla Serra do Caldeirão, e ammirate le diverse forme di artigianato regionale. Scoprirete con quanta passione la gente del posto lavora le foglie di palma nana, per fare intrecci e per produrre cappelli, panieri e zerbini. Rimarrete incantati dalla maestria con cui vengono lavorate le canne, per farne cesti leggeri e resistenti. Ma non solo: tra i prodotti tipici  meritano almeno una menzione anche le coperte tessute su vecchi telai di legno, le bambole di stracci e i raffinati merletti a tombolo. E poi ovviamente le nuove tendenze, che vanno dagli azulejos, agli oggetti in vetro, sino ai ricami e agli arazzi.
 Infine, non dimenticare di alzare gli occhi al cielo, di tanto in tanto. Vi accorgerete che i tetti dell'Algarve sono puntellati di comignoli bianchi in calce, merlati con vari tipi di decorazione."Quanti giorni ci vogliono per il comignolo?", era la rituale domanda posta dal proprietario di casa al maestro artigiano. Il valore dipendeva dal tempo. Oggigiorno questi comignoli, totalmente bianchi e con decorazioni color ocra o blu, sono il simbolo della Regione
 fontetgcom24
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