mercoledì 22 giugno 2011

VIAGGI&WEEKEND-Benessere in acqua su una tavola

Dalle Hawaii alle spiagge pugliesi: è la moda dell'estate
Si «passeggia» in piedi con qualsiasi tipo di mare


BARI - Dalle Hawaii alle spiagge pugliesi. La potenza del successo è racchiusa in tre parole, Sup, acronimo di Stand-up paddle. Con al seguito un centinaio di convinti estimatori, ma il numero, dati alla mano, è in costante aumento. Per quest’estate 2011 ecco la nuova disciplina che sta conquistando una larga fetta di sportivi e permette più semplicemente di trasformarsi in acqua, armati di pagaia, in gondolieri sui generis.
I VANTAGGI - L’effetto è immediato, perché fare Stand-up paddle non comporta particolari preparazioni atletiche, richiede solo il giusto equilibrio e un controllo del baricentro. Persino alcune persone «in età» hanno iniziato a praticarlo in piscina senza problemi. Gory Tonti - istruttore di sport acquatici - svela i vantaggi. «È una disciplina a tutti gli effetti, senza dubbio utile dal punto di vista dell’attività in quanto interessa tutti i gruppi muscolari che lavorano in continuo contrasto, in isometria, a basso impatto fisico per intenderci. Due ore di Sup corrispondono a circa cinque ore di intenso allenamento in palestra. In più - prosegue l’esperto di Castellana Grotte - oltre a donare in poco tempo una splendida tonicità al corpo, il divertimento è assicurato. E questo avvicina chiunque in quanto la tavola, più voluminosa rispetto a quella utilizzata per il surf, permette di "passeggiare" comodamente, soprattutto in totale relax, con qualsiasi tipo di mare. Sia calmo che con onde, dalle forti emozioni. Per addentrarsi in angoli della costa che a nuoto risulterebbero complicati da raggiungere».
LE SPIAGGE - Dal Gargano al Salento tutti i lidi sono adatti: i punti più noti a Capitolo, al Lido Le Macchie, a Torre Canne, al Lido Bizzarro - questi in provincia di Bari e Brindisi - e scendendo nel tarantino ottimi gli approdi come Marina di Lizzano o di Castellaneta Marina. All’elenco si uniscono Alimini, San Foca, Torre dell’Orso, Porto Cesareo, Gallipoli e Torre San Giovanni. Uno sport che ha un’antichissima tradizione storica: nata alle Hawaii ed utilizzata proprio da quelle popolazioni per sposarsi da un’isola all’altra. Adesso diventando famoso in tutto il mondo, ha inserito le sue specialità nei vari campionati nazionali. E proprio a Bari, spiaggia di Torre Quetta, si è appena conclusa lo scorso weekend la seconda tappa del Surfing Italia Sup Cup 2011, evento scandito dalla partecipazione di numerosi atleti pugliesi incluse una delle due specialità, wave (che si effettua tra le onde) e race (se si parla di velocità). Una competizione molto tecnica e resa faticosa a causa di una brezza termica che ha iniziato a soffiare sabato 18 e domenica 19 giugno lungo il tracciato di 3,5 km per le donne, di cui la metà a favore di vento, e di 7 km per gli uomini, sostenuta anche dall’ASD Big Air che lavora proprio a Torre Quetta in accordo con il Comune di Bari volta alla divulgazione e promozione di questo sport con istruttori qualificati.
I RISULTATI - Ed ecco i risultati della gara valevoli per i seguenti campionati: quello italiano surfing Italia; europeo Stand up paddle europe e come special edition per l’international surfing day. E così hanno conquistato il primo posto sul podio: Mario Paudice (nella categoria Race-juniores), Davide Bonsignore e Paola Perrone (nelle relative categorie uomini/donne All round) e Carlo Rotelli per il Master Race. Invece per l’Unilimited 14 Race si è piazzato Fabrizio Gasbarro, mentre nella categoria uomini Senior Race Giordano Cappanella e per le Donne Race Corinna Betti.
Felicita Scardaccione
FONTE:http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it

COLLEGATI A: viaggieweekend-montagna.blogspot.com

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