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Fondali strepitosi in un vero e proprio angolo di Paradiso 26 atolli nell'Oceano Indiano, un totale di 1.190 isole, di cui solo 200 abitate. Ognuna è circondata da una propria scogliera e attorniata da una laguna, il mare è cristallino e dalle mille sfumature, tanto da far percepire la magia del luogo ancor prima di atterrare nell'aeroporto della capitale Malè, da cui vengono organizzati i collegamenti con le circa 90 isole turistiche. Un giardino di corallo per tutelare i fondali Ciò che caratterizza in assoluto questo paradiso, esteso su una superficie di 90.000 km², è la sua straordinaria barriera corallina, ricca di creature acquatiche e di coralli multicolore, nonché elemento assolutamente determinante per l'equilibrio maldiviano. Proprio per tutelare questo patrimonio e per la salvaguardia dell'ambiente marino, nel 2004 è nato il Marine Lab, che ha oggi sede nei resort Banyan Tree Vabbinfaru e Angsana Velaru (entrambi del gruppo alberghiero Banyan Tree Hotel & Resort), e la cui direttrice è una biologa italiana, Mirta Moraitis. Il primo obiettivo è quello di rigenerare la barriera corallina, attraverso la creazione di un “giardino di corallo”: una griglia di ferro e palle di cemento ancorate al fondale in cui sono stati trapiantati frammenti di coralli rotti, che ricreano un habitat ideale per le moltissime varietà di pesci. Ma non solo: tra le altre attività del Marine Lab, ci sono le “fish talks” - lezioni di biologia marina aperte a un pubblico di tutte le età -, attività di educazione ambientale nelle scuole locali e ovviamente uscite di snorkeling e immersioni. Cosa fare alle Maldive Oltre allo snorkeling e alle immersioni, organizzate da quasi tutti i resort, le Maldive offrono numerose attività di svago, quasi tutte a tema marino. Per gli amanti della pesca, è possibile organizzare - rivolgendosi al resort ospitante - battute di pesca notturna insieme ai pescatori maldiviani, per vivere l'emozione di partire prima del tramonto, trovare il punto più adatto, armeggiare amo e lenza e premiarsi con una grigliata a base di pesce appena pescato. O ancora - verificando la disponibilità delle strutture - ammirare i fondali e la loro ricca fauna ittica a bordo di un batiscafo, oppure fare unagita panoramica in idrovolante e godere della bellezza degli atolli dall'alto. Il buon turista in viaggio: cosa fare e cosa non fare alle Maldive Ci sono alcune raccomandazioni da tenere a mente prima di partire per le Maldive, per non rischiare di avere problemi con le autorità locali. Innanzitutto, sappiate che è assolutamente vietato raccogliere ed esportare coralli, conchiglie e simili e che ciò vale anche per i frammenti trovati sulla spiaggia. Chi trasgredisce - e va ricordato che i bagagli in uscita vengono passati ai raggi X, per verificare che non “sfugga” ai controlli qualche oggetto di piccole dimensioni ben nascosto in valigia - rischia addirittura l'arresto. La seconda regola riguarda la tintarella: niente topless sulle spiagge maldiviane, Paese a forte regime coranico e molto sensibile all'esposizione del corpo femminile. Prima di optare per un'abbronzatura semintegrale, chiedete al personale del resort le loro regole in materia.
Sempre per le signore, è bene portare sempre con sé un pareo o degli indumenti coprenti qualora si organizzino gite nei piccoli villaggi di pescatori che puntellano le isole: la popolazione potrebbe risentirsi di look troppo discinti e il rischio è di incorrere in ammende...
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