La leggenda, o meglio la mitologia greca, vuole che su quest’isola Icaro sia caduto dopo essersi avvicinato troppo al sole, fuggendo da Creta con il padre Dedalo. Da qui il nome di Ikaria, per quella che con 225 chilometri quadrati di superficie è una delle più interessanti - e meno frequentate dal turismo di massa - isole greche. Con la comodità di un aeroporto a un'ora di volo da Atene, dedicato a chi non volesse traghettare fin qui dal Pireo, Ikaria si presenta come la destinazione ideale anche per chi, pur fermandosi a una sola tappa, voglia vedere "più isole in un’isola". Perché questo luogo, tra le infinite "stelle" dell’Egeo settentrionale, a poca distanza da tappe più note quali Mikonos o Samos, lascia senza fiato per il suo paesaggio: montagne selvagge, vallate profonde e alcune delle spiagge più belle degli arcipelaghi greci. Senza tralasciare sport acquatici, escursioni naturalistiche e culturali e anche un po’ di vita notturna. Il capoluogo, tipica cittadina portuale, si trova a sud-est e si chiama Agios Kirikos. Che approdiate qui o a nord, il consiglio, se non avete portato la vostra, è quello di noleggiare una motocicletta, oppure un semplice scooter o un'automobile per potervi spostare comodamente. A Ikaria esiste un servizio di trasporto pubblico, ma puntualità e frequenza non sono garantite. Ciò detto, se proprio volete affidarvi agli autobus del posto, dimenticate la fretta.
La vita da spiaggia segue sostanzialmente due..."direzioni". A nord, vi aspettano le bellissime Livadi e Messakti, tra il villaggio di Armenistis e quello di Gialiskari: gioielli attrezzati con ombrelloni gratuiti e frequentati, complice il vento generoso, anche dai surfisti. Tagliando l'isola e passando tra i suoi monti (la vetta più alta supera i 1000 metri) si arriva a sud. Qui, fra tutte le spiagge spicca Seychelles beach. Arrivarci vi costerà un po' di impegno, essendo raggiungibile a piedi attraverso un sentiero di media difficoltà che parte dalla strada principale e discende al mare. Ma vale decisamente la pena addentrarsi tra pietre e qualche rovo: la sabbia bianca, il mare trasparente e calmo che troverete ad accogliervi sapranno rinfrancarvi. Per i più pigri, comunque, esiste la possibilità di spostarsi sin qui con un taxi d'acqua dal porto del vicino villaggio di Manganitis.Al centro dell'isola si possono invece incontrare piccoli villaggi arroccati sulle pendici delle montagne, dove si celebrano anche Festival e Panigiria (dedicati ai Santi) nei quali danzare il sirtaki e conversare seduti ai lunghi tavoli di legno, davanti ai cibi della tradizione greca. Tra i più caratteristici va segnalato Christos Rahes (500 metri sul livello del mare), dove la vita - anche quella dei negozi e dei locali - inizia al tramonto e va avanti fino a tarda notte. E se i villaggi, insieme agli antichi monasteri e i castelli, affascinano il turista all'interno dell'isola, Ikaria deve molta della sua fama anche e soprattutto alle fonti termali di acqua calda. Quelle principali sono a Therma, che dispone anche di appartamenti e alberghi per accogliere i molti ospiti che d'estate e d'inverno arrivano sin qui per goderne i benefici: dalla stessa Grecia (dove il servizio pubblico nazionale passa le prestazioni) e dai Paesi stranieri. A Ikaria è facile incontrare i greci espatriati, in particolare negli Stati Uniti, che per le vacanze amano soggiornare qui. Magari sperando di farsi contagiare dal più singolare "beneficio" che l'isola regala ai suoi abitanti: la longevità. Centenari e ultracentenari (uno su tre) caratterizzano l'isola, per questo inserita nel programma Blue Zone, un'iniziativa che individua sul globo le aree dove la popolazione risulta essere più longeva e ne studia le ragioni. Il clima, le terme, l'alimentazione genuina e lo stile di vita semplice o il famoso Ikarian Te, dalle forti proprietà diuretiche, chissà. E mentre vi preparate a partire per la vostra vacanza alla scoperta di Ikaria, chiudete gli occhi e ascoltate – cercatela in rete - la canzone che il musicista Michalis Nikoloudis ha dedicato alla sua terra ispirandosi e rendendo omaggio proprio al villaggio di Armenistis.
fonteviaggitgcom24
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