venerdì 19 agosto 2011

VIAGGI&WEEKEND - LE PERLE DELLA SICILIA LE ISOLE EGADI

Buongiorno da VIAGGI&WEEKEND !


L'arcipelago delle Egadi comprende tre isole principali, Favignana (la maggiore), Levanzo (la minore) e Marettimo, e due grandi scogli, Maraone e Formica, che 
emergono dalle acque azzurre del Tirreno, a poche miglia da Trapani, da cui sono facilmente raggiungibili con traghetti e aliscafi.
Le acque limpide e le coste affascinanti, i piccoli rilievi, le baie, le grotte, e poi il particolare richiamo della tonnara (una delle poche superstiti in Sicilia), fanno delle Egadi una apprezzata meta turistica e balneare.
Il toponimo "Egadi" significa "favorevole, propizio", forse in riferimento alla mitezza del clima e alla pescosità del mare.
La storia delle Egadi ha origini molto antiche: sono tuttora visibili i segni delle culture dell'età dei metalli.
Abitate sin dalla preistoria e conosciute anche in età classica, queste isole appartennero alla famiglia Pallavicini-Rusconi fino al XIX secolo, quando la proprietà della Tonnara passò ai Florio e poi ai Parodi.
   Favignana
 Meta di viaggiatori, scrittori e pensatori antichi e contemporanei Favignana ha ispirato, con i suoi colori, la sua natura e le sue coste lussureggianti, i viaggi di numerosi artisti ed esploratori.
Oggi è frequentata da un turismo vivace soprattutto nel periodo estivo, quando le acque dalle trasparenze verde azzurro, e la ricchezza delle grotte naturali lungo le coste, si mostrano in tutta la loro bellezza.
Nell'interno del paese, altre bellezze, altri luoghi d'incanto: le cave di tufo e di arenaria, che mutano i loro colori in un gioco di luci ed ombre.
Arroccato sopra il monte di Santa Caterina, che domina il porto di Favignana, sorge il Forte omonimo; da questo cocuzzolo, raggiungibile attraverso lunghi e sinuosi tornanti, si ammira un panorama sul paese e sulla ottocentesca tonnara dei Florio.

Le prime due tonnare, quella di San Leonardo e di San Nicolò, furono invece installate a Favignana in epoca angioina.
Alla famiglia Florio l'isola ha legato la sua prosperità dalla seconda metà dell'800, fino ai primi decenni di questo secolo.
A simbolo di Aegusa (questo il nome antico di Favignana) è stato edificato, infatti, lo stabilimento dei Florio che si trova proprio all'ingresso di Favignana, sul porto; il giro dell'isola, via terra, inizia esattamente da qui: un'unica strada conduce placidamente dal porto verso il centro del paese ed è subito un immergersi negli aromi del Sud, nei colori della macchia mediterranea e nei sapori salmastri.
Lungo questo percorso si raggiunge la piazza Matrice, e sulla destra si entra nel quartiere S. Anna, il nucleo più antico del paese edificato verso la metà del 1600, dove si nascondono, tra le splendide cave di tufo, i giardini ipogei da cui emanano i profumi delle Mille e una notte.
Affascinano i visitatori, per la ricchezza degli scenari naturali, punta Faraglione (alta 34 metri circa a strapiombo sul mare) all'estremità settentrionale dell'isola, punta Ferro e punta Calarossa.
   Levanzo
 A poche miglia dall'isola di Favignana si trova Levanzo: l'isola più vicina alla costa trapanese, con un piccolo porto, e un adorabile paesino.

Le coste di Levanzo sono alte e rocciose e, in generale, l'aspetto dell'isola è più selvaggio rispetto alla vicina Favignana.
Tra i rinvenimenti preistorici quelli più rappresentativi sono visibili nella grotta del Genovese: si tratta di tracce del neolitico e del paleolitico; questa grotta è raggiungibile sia dal mare che da terra, percorrendo per circa due ore un sentiero solitario.
Abitata da poche centinaia di persone, Levanzo si mostra in tutta la sua bellezza di oasi solinga: un piccolo borgo in cui il ritmo della vita frenetica sembra essersi interrotto, una deliziosa cala in cui si può godere di un mare color smeraldo e una mulattiera che la taglia da nord a sud, congiungendo il villaggio al faro di Capo Rosso, a picco sul mare.
Chi ama il fresco dei boschi può visitare anche Cala Minnola dove già da anni è iniziata una attività di rimboschimento con pini, tipici della macchia mediterranea.
  Marettimo
 A 38 chilometri ad ovest di Trapani emerge da splendide acque cristalline Marettimo: l'isola più montuosa e verdeggiante dell'arcipelago delle Egadi, popolata da rupi alte fino a 700 metri (come monte Falcone) e abbondante di sorgenti di acqua freschissima.
Sulla Punta Troìa è visibile una fortezza borbonica, un tempo adibita a prigione; appena sopra il paese si scorgono le tracce del passaggio romano nell'isola e anche una piccola chiesa di epoca normanna.
Ricca di suggestive grotte raggiungibili in barca - splendide quelle del Cammello, del Presepe e della Bombarda - Marettimo accoglie anche diverse specie endemiche, animali e vegetali.
La visita all'isola è oggi agevolata dalla presenza di sentieri pedonali che consentono di apprezzarne appieno il fascino; proseguendo lungo uno di questi si raggiunge la fonte Pegna, dove sopravvive una piccola pineta. Nella zona nord-occidentale dell'isola è visibile una macchia a leccio, lentisco ed erica.
Tipiche di Marettimo sono anche numerose specie vegetali appartenenti alla macchia mediterranea.

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