Buongiorno da VIAGGI&WEEKEND!
Le piacevoli sorprese di un viaggio alle Maldive La meta di questo nostro viaggio alle Maldive è la 'spiaggia dorata' di Ranveli, nell'atollo di Ari (o Alifu) sud. Durante il nostro comodissimo volo cerchiamo di capire dalla nostra guida qualcosa di più di questo paese, adagiato sulle acque cristalline dell'Oceano Indiano.
350mila abitanti, un quarto dei quali residenti nella capitale Malè, la repubblica delle Maldive si estende su una superficie di 300 kmq. Per la maggior parte la sua area territoriale è occupata dal mare sul quale spuntano incantevoli isolotti: in totale sono circa 1190, divisi fra 26 atolli. Di queste isolette circa 200 sono abitate da maldiviani e meno di un centinaio occupate dai piccoli ma confortevoli resort. Non vediamo l'ora che questo nostro viaggio alle Maldive abbia inizio. Alle Maldive la cortesia è di casa Appena sbarcati, mentre il nostro corpo si abitua senza fatica al piacevole caldo tropicale, raggiungiamo il terminal degli idrovolanti. Già all'interno dell'aeroporto, il gentilissimo personale ci ha aiutato a sbrigare tutte le pratiche che precedono l'imbarco. La fretta e i problemi sono già un lontano ricordo: la cortesia e l'organizzazione maldiviana è eccezionale. 30 minuti di volo sulle cristalline acque dell'Oceano ed eccoci a Ranveli. Le palme, i vialetti profumati, il silenzio: il viaggio alle Maldive ha da subito qualcosa di magico. Il mare e la spiaggia: sogno a occhi aperti Ci svegliamo, abbondante colazione e via, verso la spiaggia. I nostri occhi vengono subito riempiti dalla splendida striscia di sabbia fine e bianca di Ranveli. Armati di maschera e boccaglio ci tuffiamo in mare. Se sulla terra emersa le Maldive sono un vero e proprio paradiso, sotto l'acqua lo spettacolo è ancora più incredibile Durante il nostro viaggio alle Maldive ci siamo trovati faccia a faccia con pesci di ogni forma e colore ma soprattutto abbiamo esplorato la splendida barriera corallina.
Abbiamo nuotato con i divertenti pesci pagliaccio, i colorati pesci farfalla, i curiosissimi pesci angelo, i buffi pesci trombetta, gli impauriti pesci palla e i pacifici pesci napoleone. Non è mancata l'occasione di vedere delfini, squaletti e mante, ma lo spettacolo senza dubbio più affascinante ci è stato regalato dalla barriera corallina. Di inconfondibile bellezza e pulsante di vita, la barriera corallina delle Maldive è fra le più belle del mondo e oggi è al centro di una grande azione di tutela ambientale, al fine di evitare che un eccessivo sfruttamento possa provocare qualche problema a questo fragilissimo ecosistema. Nuotando fra coralli di tutti i tipi, di tutte le forme e di diversi colori (nero, verde, rosso) ogni turista è chiamato alla massima attenzione. Esistono norme di comportamento ben precise che vanno assolutamente rispettate e anche la costruzione di strutture turistiche è da parecchi anni fortemente vincolata da rigide leggi governative. Relax è divertimento
Alcune buone letture, le piacevoli risate con gli altri ospiti, i brevi sonnellini, la canoa e le partite a beach volley, hanno scandito il ritmo rilassato delle nostre giornate maldiviane, oltre naturalmente alle immersioni e allo snorkeling. Fare diving nell'atollo di Ari sud è molto emozionante perché, fra le altre meraviglie, offre la possibilità di vedere da vicino le affascinanti tartarughe marine. È importante sottolineare che a Ranveli esiste un centro diving con istruttori professionisti che tengono corsi certificati PADI, sigla che sta per la prestigiosa Professional Association of Diving Instructors. Davvero tante alternative per un'isola che è lunga poco più di 250 metri e larga 50. Ma, con grande emozione, scopriamo che c'è anche altro.L'atollo di Ari sud è lungo circa 90 chilometri e largo 30; 29 isole sono occupate da resort, 46 sono disabitate e 17 sono abitate da maldiviani. Una di queste ultime si trova proprio di fronte a Ranveli. Percorso il breve tratto di mare che separa il villaggio da questo isolotto (la distanza non supera i 500 metri), ci si trova calati in un'atmosfera autentica e tranquilla, dove i visi sono accoglienti e la vita ha un ritmo lento e naturale, impensabile dalle nostre parti. Si tratta di una delle tante isole di pescatori, un luogo magico per noi occidentali poco abituati a vedere una quotidianità vissuta con tanta semplicità e con mezzi così irrisori. Anche qui le distanze sono inesistenti e in poco tempo ci ritroviamo ad aver terminato il giro intero dell'isola. Pochi metri, è vero, ma per un'esperienza davvero indimenticabile. Mare di giorno, mare di notte La sera, dopo una cena tranquilla e romantica, ci si può divertire in diversi modi. Quello che però più ci ha entusiasmato è indubbiamente la corsa dei paguri. Per pochi dollari è possibile farsi assegnare un paguro che andrà poi a gareggiare con quelli acquistati, si fa per dire naturalmente, dagli altri ospiti. I paguri "corrono" in una sorta di circuito e, proprio come in Formula Uno, alla fine vincerà il paguro che per primo taglierà il traguardo. Tutto si conclude con un brindisi ai vincitori e, naturalmente, allo splendido viaggio alle Maldive.
Lo staff dell'agenzia VIAGGI&WEEKEND saprà consigliarti al meglio, potrete così scegliere l'hotel adatto alle vostre esigenze.
Chiama o scrivi una e-mail all'agenzia Viaggi&weekend sapremo così organizzare per te e la famiglia un'estate........INDIMENTICABILE!!
Collegati a : http://viaggieweekend-montagna.blogspot.com/
mercoledì 31 agosto 2011
lunedì 29 agosto 2011
VIAGGI&WEEKEND - VACANZE MINORCA D'INVERNO
Buongiorno da VIAGGI&WEEKEND !
Come le altre isole dell’arcipelago delle Baleari, Minorca è un vero paradiso per le vacanze al mare ma d’inverno cosa si fa?
Sicuramente per molti non è facile vivere sull’isola, i limiti territoriali obbligano a prendere sempre l’aereo e lasciare la macchina a casa se non si vuole prendere la nave per raggiungere il continente. Ma ci saranno anche molte persone che amano questo tipo di vita, come quelli che sono nati e sono rimasti a Minorca o quelli che hanno deciso di andarci a vivere.
In fondo, a Minorca l’inverno vero dura un paio di mesi e prima dell’arrivo dei turisti si può godere di una lunga primavera.I giorni di sole sono ideali per visitare siti archeologici unici, fare sentierismo, escursioni a piedi o in bicicletta, un giro in barca lungo la costa, ammirare i verdi paesaggi dell’entroterra, le spiagge deserte, godersi il silenzio e la tranquillità. È un grande privilegio poter fare il bagno alla fine di ottobre in una delle splendide calette dell’isola. Nei giorni di vento il windsurf è uno degli sport più praticati a Minorca, basta cercare la propria spiaggia preferita e volare tra le onde! Playa Son Bou e Del Pilar sono consigliatissime per gli amanti degli sport d’acqua.Minorca non è solo festa, discoteche e villaggi turistici. Minorca è un luogo unico da visitare durante tutto l’anno, anche quando non ci sono quelli che gli spagnoli chiamano guiris, cioè quei turisti che invadono in massa le loro terre (e tra questi ci siamo anche noi italiani).
Per raggiungere Minorca d’inverno ci si impiega un po’ più di tempo perchè i voli fanno almeno uno scalo (in genere a Barcellona o a Madrid), mentre d’estate ci sono anche voli low cost diretti con Easyjet e Vueling.
Lo staff dell'agenzia VIAGGI&WEEKEND saprà consigliarti al meglio, potrete così scegliere l'hotel adatto alle vostre esigenze.
Chiama o scrivi una e-mail all'agenzia Viaggi&weekend sapremo così organizzare per te e la famiglia un'estate........INDIMENTICABILE!!
Collegati a : http://viaggieweekend-montagna.blogspot.com/
Come le altre isole dell’arcipelago delle Baleari, Minorca è un vero paradiso per le vacanze al mare ma d’inverno cosa si fa?
Sicuramente per molti non è facile vivere sull’isola, i limiti territoriali obbligano a prendere sempre l’aereo e lasciare la macchina a casa se non si vuole prendere la nave per raggiungere il continente. Ma ci saranno anche molte persone che amano questo tipo di vita, come quelli che sono nati e sono rimasti a Minorca o quelli che hanno deciso di andarci a vivere.
In fondo, a Minorca l’inverno vero dura un paio di mesi e prima dell’arrivo dei turisti si può godere di una lunga primavera.I giorni di sole sono ideali per visitare siti archeologici unici, fare sentierismo, escursioni a piedi o in bicicletta, un giro in barca lungo la costa, ammirare i verdi paesaggi dell’entroterra, le spiagge deserte, godersi il silenzio e la tranquillità. È un grande privilegio poter fare il bagno alla fine di ottobre in una delle splendide calette dell’isola. Nei giorni di vento il windsurf è uno degli sport più praticati a Minorca, basta cercare la propria spiaggia preferita e volare tra le onde! Playa Son Bou e Del Pilar sono consigliatissime per gli amanti degli sport d’acqua.Minorca non è solo festa, discoteche e villaggi turistici. Minorca è un luogo unico da visitare durante tutto l’anno, anche quando non ci sono quelli che gli spagnoli chiamano guiris, cioè quei turisti che invadono in massa le loro terre (e tra questi ci siamo anche noi italiani).
Per raggiungere Minorca d’inverno ci si impiega un po’ più di tempo perchè i voli fanno almeno uno scalo (in genere a Barcellona o a Madrid), mentre d’estate ci sono anche voli low cost diretti con Easyjet e Vueling.
Lo staff dell'agenzia VIAGGI&WEEKEND saprà consigliarti al meglio, potrete così scegliere l'hotel adatto alle vostre esigenze.
Chiama o scrivi una e-mail all'agenzia Viaggi&weekend sapremo così organizzare per te e la famiglia un'estate........INDIMENTICABILE!!
Collegati a : http://viaggieweekend-montagna.blogspot.com/
venerdì 26 agosto 2011
VIAGGI&WEEKEND - IL CILENTO, LA COSTA DEI MITI
Buongiorno da VIAGGI&WEEKEND !
Un'immersione nel cuore del Cilento, tra lunghe spiagge sabbiose, ottima gastronomia, storia e cultura.
Questo viaggio ha inizio proprio da Agropoli, porta naturale della costa cilentana, all'estremità meridionale del Golfo di Salerno, facilmente raggiungibile sia in treno, lungo la direttrice Napoli-Reggio Calabria, che in auto, dallo svincolo di Battipaglia dell'Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria.
Furono i bizantini, che nel VI secolo fortificarono il promontorio, a porre il nome di "Akropolis" cioè "città posta in alto". La visita ad Agropoli ha inizio nelle stradine del centro storico, visitando la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli. Il borgo antico è raggiungibile a piedi, percorrendo la caratteristica salita degli "scaloni", per secoli unica via di accesso alla parte alta: si tratta di una serie di gradinate larghe e basse, circondate da un muro di protezione, ornato da merli con estremità sferica che richiamano quelli posti sulla Porta dell'abitato del centro storico.
Prendendo la statale 267, superato il rinomato centro balneare di Santa Maria di Castellabate, si raggiunge Castellabate, una tappa da non perdere. Il borgo si è sviluppato intorno al castello costruito nel 1123, ed è un dedalo di stradine e deliziose piazzette dove si affacciano bar, ristoranti e antiche residenze aristocratiche. Poco distante da questo comune si trova il promontorio di Punta Licosa, l'unica località della Campania ad essere stata contemplata fra le spiagge più belle d'Italia, compresa entro i confini del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano. È raggiungibile a piedi attraverso un sentiero, a partire dal porto di San Marco. I suoi fondali sono ricchi di posidonia, che ricopre interi tratti della costa e la natura è selvaggia e incontaminata.
Tutta la zona è dominata dal Monte Stella, che supera i 1100 metri d'altezza, da cui si può godere un panorama meraviglioso. Sulle pendici meridionali è arroccato Pollica, un piccolo borgo medievale che fu soggetto all'autorità dell'Abbazia della Trinità di Cava de' Tirreni fino al 1410.
Scendendo sulla costa, sempre lungo la SS 267, si trovano le località turistiche di Acciaroli e di Pioppi. In particolare Acciaroli ha guadagnato un posto d'onore nell'immaginario collettivo poiché vi soggiornò Hemingway negli anni Cinquanta, trovandovi ispirazione per uno dei suoi romanzi più celebri "Il vecchio e il mare". Bandiera Blu d'Europa, Acciaroli sa conquistare i visitatori anche a tavola, con i prodotti tipici della costa cilentana, come olio, vino e fichi che rappresentano solo un piccolo assaggio di ciò che di gustoso e genuino si può provare da queste parti.
Dopo Acciaroli, è la volta di Velia, uno dei maggiori centri turistici del Cilento, ricco di alberghi, ristoranti, residence e moderne strutture ricettive. Coste frastagliate ancora perfettamente intatte e stupende grotte marine rappresentano un unicum in questa zona straordinaria che è riuscita a conservare intatto il suo aspetto, nonostante il notevole sviluppo turistico.
A pochi chilometri di distanza si trova Pisciotta, il cui antico borgo è arroccato sulle pendici del monte Cavallara, alla sinistra del torrente Palistro. Numerosi sono gli edifici storici da ammirare, a cominciare dallo splendido e imponente Palazzo Ciaccio, così come i resti di un convento francescano risalente al 1500. Ma Pisciotta è soprattutto nota per i suoi possenti ulivi secolari, molti dei quali superano anche i 18 metri di altezza: per goderne lo spettacolo, è opportuno seguire una stradina lastricata detta "chiusa", lungo un percorso di 9 chilometri che, dalla piazza principale del paese, va verso il mare. Essa immette in una serie ininterrotta di ulivi che si chiudono sopra le teste, formando un grande arco generatore d'ombra e di splendidi giochi luminosi, conferendo un'invidiabile peculiarità al territorio. Il poeta Ungaretti ebbe a definirli sparsi come pecore a frotte", mentre le case di pescatori gli sembravano tanto bianche da essere "tornite dall'aria in peristili". A Marina di Pisciotta, poco lontano, si organizzano spesso battute di pesca notturna: infatti, tra gli ingredienti più importanti della cucina cilentana troviamo l'alice di menaica, ottima se conservata sotto sale.
Palinuro è il principale centro di attrattiva turistica della zona, il più rinomato grazie alle meravigliose bellezze naturali che circondano questa località. Qui si trovano il promontorio roccioso di Capo Palinuro, le lunghe spiagge bianche, le calette che si affacciano su un Tirreno trasparente e cristallino. Alcuni chilometri più avanti c'è Marina di Camerota, punta di diamante del turismo cilentano, frazione del comune di Camerota situato, invece, nell'entroterra. Il suo nome deriva dal greco kamaròtos che vuol dire "ricurvo", in riferimento alle numerose grotte calcaree lungo le coste, dove sono stati rinvenuti reperti archeologici risalenti all'era paleolitica. Il paese è celebre per la produzione di anfore in terracotta create secondo lo stile greco, presenti in tutte le caratteristiche botteghe di questo piccolo centro.
Per effettuare l'ultimo tratto di questo percorso, da Camerota a Sapri, bisogna prendere la strada statale 562, in una cornice naturalistica davvero notevole, caratterizzata da ulivi, boschi e pini d'Aleppo. Qui il borgo di San Giovanni a Piro domina il golfo di Policastro: a San Giovanni a Piro si trova l'Abbazia di San Giovanni Battista, risalente al X secolo, fondata dai monaci di San Basilio, dediti prevalentemente all'agricoltura, alla trascrizione dei codici, allo studio e alle discussioni teologiche. Nelle immediate vicinanze si trova anche il Monte Bulgheria, zona ideale per escursioni naturalistiche in mezzo ai boschi.
A conclusione di questo viaggio, si trova Sapri, raggiungibile con la S.S. 18 Napoli-ReggioCalabria, si trova all'estremo sud della Campania, a pochi chilometri dalla Basilicata, sul mar Tirreno, circondata alle spalle a semicerchio dagli appennini. Celebrato nei versi di Cicerone e di Luigi Mercantini con la poesia "Spigolatrice di Sapri", che raccontava la spedizione dei trecento al seguito di Carlo Pisacane e ogni estate la spedizione viene ricordata da una rievocazione in costume dello sbarco Sapri è oggi rinomato un centro turistico.
Lo staff dell'agenzia VIAGGI&WEEKEND saprà consigliarti al meglio, potrete così scegliere il viaggio e l'hotel adatto alle vostre esigenze.
Chiama o scrivi una e-mail all'agenzia Viaggi&weekend sapremo così organizzare per te e la famiglia un'estate........INDIMENTICABILE!!
Collegati a : http://viaggieweekend-montagna.blogspot.com/
Un'immersione nel cuore del Cilento, tra lunghe spiagge sabbiose, ottima gastronomia, storia e cultura.
Questo viaggio ha inizio proprio da Agropoli, porta naturale della costa cilentana, all'estremità meridionale del Golfo di Salerno, facilmente raggiungibile sia in treno, lungo la direttrice Napoli-Reggio Calabria, che in auto, dallo svincolo di Battipaglia dell'Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria.
Furono i bizantini, che nel VI secolo fortificarono il promontorio, a porre il nome di "Akropolis" cioè "città posta in alto". La visita ad Agropoli ha inizio nelle stradine del centro storico, visitando la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli. Il borgo antico è raggiungibile a piedi, percorrendo la caratteristica salita degli "scaloni", per secoli unica via di accesso alla parte alta: si tratta di una serie di gradinate larghe e basse, circondate da un muro di protezione, ornato da merli con estremità sferica che richiamano quelli posti sulla Porta dell'abitato del centro storico.
Prendendo la statale 267, superato il rinomato centro balneare di Santa Maria di Castellabate, si raggiunge Castellabate, una tappa da non perdere. Il borgo si è sviluppato intorno al castello costruito nel 1123, ed è un dedalo di stradine e deliziose piazzette dove si affacciano bar, ristoranti e antiche residenze aristocratiche. Poco distante da questo comune si trova il promontorio di Punta Licosa, l'unica località della Campania ad essere stata contemplata fra le spiagge più belle d'Italia, compresa entro i confini del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano. È raggiungibile a piedi attraverso un sentiero, a partire dal porto di San Marco. I suoi fondali sono ricchi di posidonia, che ricopre interi tratti della costa e la natura è selvaggia e incontaminata.
Tutta la zona è dominata dal Monte Stella, che supera i 1100 metri d'altezza, da cui si può godere un panorama meraviglioso. Sulle pendici meridionali è arroccato Pollica, un piccolo borgo medievale che fu soggetto all'autorità dell'Abbazia della Trinità di Cava de' Tirreni fino al 1410.
Scendendo sulla costa, sempre lungo la SS 267, si trovano le località turistiche di Acciaroli e di Pioppi. In particolare Acciaroli ha guadagnato un posto d'onore nell'immaginario collettivo poiché vi soggiornò Hemingway negli anni Cinquanta, trovandovi ispirazione per uno dei suoi romanzi più celebri "Il vecchio e il mare". Bandiera Blu d'Europa, Acciaroli sa conquistare i visitatori anche a tavola, con i prodotti tipici della costa cilentana, come olio, vino e fichi che rappresentano solo un piccolo assaggio di ciò che di gustoso e genuino si può provare da queste parti.
Dopo Acciaroli, è la volta di Velia, uno dei maggiori centri turistici del Cilento, ricco di alberghi, ristoranti, residence e moderne strutture ricettive. Coste frastagliate ancora perfettamente intatte e stupende grotte marine rappresentano un unicum in questa zona straordinaria che è riuscita a conservare intatto il suo aspetto, nonostante il notevole sviluppo turistico.
A pochi chilometri di distanza si trova Pisciotta, il cui antico borgo è arroccato sulle pendici del monte Cavallara, alla sinistra del torrente Palistro. Numerosi sono gli edifici storici da ammirare, a cominciare dallo splendido e imponente Palazzo Ciaccio, così come i resti di un convento francescano risalente al 1500. Ma Pisciotta è soprattutto nota per i suoi possenti ulivi secolari, molti dei quali superano anche i 18 metri di altezza: per goderne lo spettacolo, è opportuno seguire una stradina lastricata detta "chiusa", lungo un percorso di 9 chilometri che, dalla piazza principale del paese, va verso il mare. Essa immette in una serie ininterrotta di ulivi che si chiudono sopra le teste, formando un grande arco generatore d'ombra e di splendidi giochi luminosi, conferendo un'invidiabile peculiarità al territorio. Il poeta Ungaretti ebbe a definirli sparsi come pecore a frotte", mentre le case di pescatori gli sembravano tanto bianche da essere "tornite dall'aria in peristili". A Marina di Pisciotta, poco lontano, si organizzano spesso battute di pesca notturna: infatti, tra gli ingredienti più importanti della cucina cilentana troviamo l'alice di menaica, ottima se conservata sotto sale.
Palinuro è il principale centro di attrattiva turistica della zona, il più rinomato grazie alle meravigliose bellezze naturali che circondano questa località. Qui si trovano il promontorio roccioso di Capo Palinuro, le lunghe spiagge bianche, le calette che si affacciano su un Tirreno trasparente e cristallino. Alcuni chilometri più avanti c'è Marina di Camerota, punta di diamante del turismo cilentano, frazione del comune di Camerota situato, invece, nell'entroterra. Il suo nome deriva dal greco kamaròtos che vuol dire "ricurvo", in riferimento alle numerose grotte calcaree lungo le coste, dove sono stati rinvenuti reperti archeologici risalenti all'era paleolitica. Il paese è celebre per la produzione di anfore in terracotta create secondo lo stile greco, presenti in tutte le caratteristiche botteghe di questo piccolo centro.
Per effettuare l'ultimo tratto di questo percorso, da Camerota a Sapri, bisogna prendere la strada statale 562, in una cornice naturalistica davvero notevole, caratterizzata da ulivi, boschi e pini d'Aleppo. Qui il borgo di San Giovanni a Piro domina il golfo di Policastro: a San Giovanni a Piro si trova l'Abbazia di San Giovanni Battista, risalente al X secolo, fondata dai monaci di San Basilio, dediti prevalentemente all'agricoltura, alla trascrizione dei codici, allo studio e alle discussioni teologiche. Nelle immediate vicinanze si trova anche il Monte Bulgheria, zona ideale per escursioni naturalistiche in mezzo ai boschi.
A conclusione di questo viaggio, si trova Sapri, raggiungibile con la S.S. 18 Napoli-ReggioCalabria, si trova all'estremo sud della Campania, a pochi chilometri dalla Basilicata, sul mar Tirreno, circondata alle spalle a semicerchio dagli appennini. Celebrato nei versi di Cicerone e di Luigi Mercantini con la poesia "Spigolatrice di Sapri", che raccontava la spedizione dei trecento al seguito di Carlo Pisacane e ogni estate la spedizione viene ricordata da una rievocazione in costume dello sbarco Sapri è oggi rinomato un centro turistico.
Lo staff dell'agenzia VIAGGI&WEEKEND saprà consigliarti al meglio, potrete così scegliere il viaggio e l'hotel adatto alle vostre esigenze.
Chiama o scrivi una e-mail all'agenzia Viaggi&weekend sapremo così organizzare per te e la famiglia un'estate........INDIMENTICABILE!!
Collegati a : http://viaggieweekend-montagna.blogspot.com/
martedì 23 agosto 2011
VIAGGI&WEEKEND - LA PERLA DEL PACIFICO
Buongiorno da VIAGGI&WEEKEND !
Bora Bora è conosciuta come la "Perla del Pacifico . Sulle carte geografiche è segnalata tra le isole Leeward : essa infatti fa parte del gruppo delle isole delle Società denominato Isole Sottovento.
Emersa circa 3 milioni di anni fa, l'isola si trova a 1 ora di volo da Papeete ed è dislocata a circa 280 Km a nord est di Tahiti.
L'isola nel suo complesso è costituita da 38 chilometri qudrati di terra emersa. Come tutte le isole di origine vulcanica anche Bora Bora è nata dal lento sommovimento delle placche tettoniche.
La sua struttura geologica, caratterizzata dalla presenza di una indimenticabile barriera corallina che la circonda e da una vasta laguna , e stata creata dal lento sprofondare del Vulcano Mont Otemanu.
La barriera corralina include una lunga serie di isolotti detti "motu ".
L'unico "pass" (ossia l'interruzione della barriera corallina) denominato Pass di Teavanui ,si trova davanti al principale villaggio dell'isola Vaitape.
Sulla costa est dell'isola sono presenti due baie : Faanui e Poofai.
Da lontano la sagoma dell'isola è individuabile grazie ai suoi monti piu' elevati Otemanu 727 e Pahia.
Uno dei "motu " di bora Bora ospita l'aereoporto, sugli altri sono stati costruiti gli alberghi piu' lussuosi. L'unica eccezione è il Le Motu Tapu completamente selvaggio.
Luoghi da non perdere
A Taurere da non perdere "il giardino del Corallo" parco acquatico naturale
Alla Punta Farepiti , merita una visita un luogo sacro : il Grande Marae Marotetini
A Vaitape potrebbe essere interessante visitare il Centro Artigianale
Alla Punta Matira potrete godere di spiaggia di sabbia bianca con un incredibile panorama.
Il Museo della Marina con la sua collezione di miniature di celebri battelli, per rinverdire il mito di tanti navigatori che solcarono queste acque in cerca del paradiso
Il giro della laguna con una imbarcazione a motore o ancora meglio con una piroga ( ricordando che è bene comune preservare la salubrità e la purezza di queste acque ) vi farà comprendere perchè sulle guide turisiche di tutto il mondo la laguna di Bora Bora è descitta come la piu' bella.
Affittare una videocamera per immersione e calarsi nelle acque limpide della laguna è uno spettacolo da non perdere e che potrete rigurdare con nostalgia sul vostro divano nel pieno dei nostri inverni continentali.
Potrete ammirare la danza armoniosa delle Mante , le meravigliose sculture di corallo e piu' di 700 specie di pesci tropicali.
Lo staff dell'agenzia VIAGGI&WEEKEND saprà consigliarti al meglio, potrete così scegliere il viaggio e l'hotel adatto alle vostre esigenze.
Chiama o scrivi una e-mail all'agenzia Viaggi&weekend sapremo così organizzare per te e la famiglia un'estate........INDIMENTICABILE!!
Collegati a : http://viaggieweekend-montagna.blogspot.com/
Bora Bora è conosciuta come la "Perla del Pacifico . Sulle carte geografiche è segnalata tra le isole Leeward : essa infatti fa parte del gruppo delle isole delle Società denominato Isole Sottovento.
Emersa circa 3 milioni di anni fa, l'isola si trova a 1 ora di volo da Papeete ed è dislocata a circa 280 Km a nord est di Tahiti.
L'isola nel suo complesso è costituita da 38 chilometri qudrati di terra emersa. Come tutte le isole di origine vulcanica anche Bora Bora è nata dal lento sommovimento delle placche tettoniche.
La sua struttura geologica, caratterizzata dalla presenza di una indimenticabile barriera corallina che la circonda e da una vasta laguna , e stata creata dal lento sprofondare del Vulcano Mont Otemanu.
La barriera corralina include una lunga serie di isolotti detti "motu ".
L'unico "pass" (ossia l'interruzione della barriera corallina) denominato Pass di Teavanui ,si trova davanti al principale villaggio dell'isola Vaitape.
Sulla costa est dell'isola sono presenti due baie : Faanui e Poofai.
Da lontano la sagoma dell'isola è individuabile grazie ai suoi monti piu' elevati Otemanu 727 e Pahia.
Uno dei "motu " di bora Bora ospita l'aereoporto, sugli altri sono stati costruiti gli alberghi piu' lussuosi. L'unica eccezione è il Le Motu Tapu completamente selvaggio.
Luoghi da non perdere
A Taurere da non perdere "il giardino del Corallo" parco acquatico naturale
Alla Punta Farepiti , merita una visita un luogo sacro : il Grande Marae Marotetini
A Vaitape potrebbe essere interessante visitare il Centro Artigianale
Alla Punta Matira potrete godere di spiaggia di sabbia bianca con un incredibile panorama.
Il Museo della Marina con la sua collezione di miniature di celebri battelli, per rinverdire il mito di tanti navigatori che solcarono queste acque in cerca del paradiso
Il giro della laguna con una imbarcazione a motore o ancora meglio con una piroga ( ricordando che è bene comune preservare la salubrità e la purezza di queste acque ) vi farà comprendere perchè sulle guide turisiche di tutto il mondo la laguna di Bora Bora è descitta come la piu' bella.
Affittare una videocamera per immersione e calarsi nelle acque limpide della laguna è uno spettacolo da non perdere e che potrete rigurdare con nostalgia sul vostro divano nel pieno dei nostri inverni continentali.
Potrete ammirare la danza armoniosa delle Mante , le meravigliose sculture di corallo e piu' di 700 specie di pesci tropicali.
Lo staff dell'agenzia VIAGGI&WEEKEND saprà consigliarti al meglio, potrete così scegliere il viaggio e l'hotel adatto alle vostre esigenze.
Chiama o scrivi una e-mail all'agenzia Viaggi&weekend sapremo così organizzare per te e la famiglia un'estate........INDIMENTICABILE!!
Collegati a : http://viaggieweekend-montagna.blogspot.com/
lunedì 22 agosto 2011
VIAGGI&WEEKEND - TAORMINA
Buongiorno da VIAGGI&WEEKEND !
Taormina si trova esattamente a circa 200 metri sul livello del mare ed ha una conformazione particolare cha la fa somigliare, nella sua struttura, ad una vera terrazza arricchita da una bella vista panoramica nella quale spicca in maniera prepotente il vicino vulcano Etna. Qui il turismo è attivo tutto l'anno ed è agevolato non solo dalla bellezza culturale e naturalistica tipica della città ma anche da un buon sistema ricettivo e ricreativo e dal tipico calore umano siciliano.
Nel corso dei secoli, la città è sempre stata una grossa meta turistica che ha ospitato anche delle personalità celebri, a partire da Guglielmo II di Germania, numerosi scrittori come Goethe, Maupassant, D. H. Lawrence, A. France, Oscar Wilde, Brahms, stilisti del calibro di Dior, nobildonne illustri come Florence Trevelyan, il pittore tedesco Geleng, nobili inglesi e francesi.
La bellezza di Taormina ha anche avuto il merito di conquistare numerosi registi che l'hanno scelta come set ideale dei loro film, a partire da Michelangelo Antonioni che proprio in questa città ambientò la sua opera "L'Avventura".
Chi è interessato alla visita della città subirà lo stesso fascino che essa ha esercitato sugli uomini illustri appena citati e può scegliere tra varie alternative offerte dalla zona.
Il mare ha qui sempre svolto un notevole ruolo economico che col tempo gli uomini hanno sempre saputo valorizzare e rinnovare: in passato il mare offriva lavoro ad una moltitudine di pescatori locali, oggi è anche un notevole polo d'attrazione turistica cittadino, come sì è qui ripetuto spesso.
Il clima mite, la bellezza propria del Mar Ionio che bagna la zona ma che però ha il piccolo neo di non avere qui acque caldissime a causa di uno strano gioco delle correnti marine, le varie località naturali che fanno da corollario alla città come l'Isola Bella, Capo S'Andrea, Mazzarò, Baia delle Sirene, le belle vedute panoramiche qui offerte sono un ricco e meritatamente valorizzato bagaglio naturalistico che contribuisce alla notevole fama cittadina.
La bellezza naturalistica appena citata dà un valido esempio di come la città, e più in generale tutta la Sicilia, può davvero offrire tanto al turista.
Il tutto raggiunge davvero l'apice della bellezza e della meraviglia quando si unisce ai vari monumenti e al bagaglio storico e culturale del sito che si vuole visitare.
Prima tappa di questa nuova parte dell'itinerario turistico dedicato alla scoperta di questa splendida città siciliana riguarda la Villa Comunale dedicata al Duca Colonna di Cesarò.
La bellezza di questo angolo verde cittadino è costituita da numerosi elementi caratteristici, a partire dalla bella vista panoramica sulla costa a sud e sul vulcano Etna e dalla ricca e lussureggiante vegetazione, variegata ed eso-tica e formata da espressioni verdi mediterranei e tropicali.
Tale paradiso verde voluto fortemente dalla nobildonna inglese Florence Trevelyan che lasciò delle donazioni economiche per la sua realizzazione si trova in un punto abbastanza centrale della città, precisamente a sud del Teatro.
Una seconda tappa di questa parte deve obbligatoriamente riguardare le già citate splendide spiagge.
Una nota località marittima rientrante nel territorio cittadino in questione è la piccola Baia di Mazzarò, vera attrazione delimitata da Capo di Sant'Andrea, a sua volta completato dall'Isola Bella che va a chiudere una piccola baia, un caratteristico ed esclusivo polo marittimo della zona noto per la bellezza dei colori marini ed apprezzato non solo dai residenti ma anche dai turisti.
La Baia di Mazzarò è facilmente raggiungibile ed offre la possibilità di effettuare delle belle escursioni nelle varie grotte marine che essa raccoglie.
Tra le altre delimitazioni geografiche di questa Baia ricordiamo, inoltre, i faraglioni presenti a Capo Taormina.
Successiva tappa marittima cittadina riguarda la località Letoianni, anch'essa sapientemente valorizzata turisticamente dagli abitanti della zona e che sa unire al fascino naturalistico proprio alla possibilità di gustare delle ottime pietanze a base di pesce.
Si è detto più volte che la bellezza di Taormina è arricchita anche da alcuni famosi siti turistici isolani, quindi sorge la necessità di darne alcuni cenni per dare davvero un quadro completo della città.
Oltre al già citato sito di Castelmola noto per la presenza di un suggestivo Castello e di un affascinante lago, al vicino vulcano Etna nato da antiche eruzioni marine e sempre imponente, quasi minaccioso grazie alla sua continua attività e la cui visita completa richiede l'accompagnamento da parte di persone esperte, alla città di Giardini Naxos ulteriore nota meta turistica isolana, occorre soffermarsi in modo particolare sul sito naturalistico determinato dal fiume Alcantara.
L'origine del sito si perde nei meandri storici e dare una datazione storica precisa è praticamente quasi impossibile. Quel che è certo è che le famose gole hanno tratto la loro origine dalle eruzioni di un piccolo vulcano a nord dell'Etna, eruzioni che hanno determinato la nascita di un percorso accidentato successivamente coperto da un corso d'acqua e che nel tempo ha anche saputo
crearsi il suo spazio tra delle alte pareti basaltiche.
Le gole hanno una profondità di circa venti metri e la visita è consigliabile soprattutto in estate.
Lo staff dell'agenzia VIAGGI&WEEKEND saprà consigliarti al meglio, potrete così scegliere il viaggio adatto alle vostre esigenze.
Chiama o scrivi una e-mail all'agenzia Viaggi&weekend sapremo così organizzare per te e la famiglia un'estate........INDIMENTICABILE!!
Collegati a : http://viaggieweekend-montagna.blogspot.com/
Taormina si trova esattamente a circa 200 metri sul livello del mare ed ha una conformazione particolare cha la fa somigliare, nella sua struttura, ad una vera terrazza arricchita da una bella vista panoramica nella quale spicca in maniera prepotente il vicino vulcano Etna. Qui il turismo è attivo tutto l'anno ed è agevolato non solo dalla bellezza culturale e naturalistica tipica della città ma anche da un buon sistema ricettivo e ricreativo e dal tipico calore umano siciliano.
Nel corso dei secoli, la città è sempre stata una grossa meta turistica che ha ospitato anche delle personalità celebri, a partire da Guglielmo II di Germania, numerosi scrittori come Goethe, Maupassant, D. H. Lawrence, A. France, Oscar Wilde, Brahms, stilisti del calibro di Dior, nobildonne illustri come Florence Trevelyan, il pittore tedesco Geleng, nobili inglesi e francesi.
La bellezza di Taormina ha anche avuto il merito di conquistare numerosi registi che l'hanno scelta come set ideale dei loro film, a partire da Michelangelo Antonioni che proprio in questa città ambientò la sua opera "L'Avventura".
Chi è interessato alla visita della città subirà lo stesso fascino che essa ha esercitato sugli uomini illustri appena citati e può scegliere tra varie alternative offerte dalla zona.
Il mare ha qui sempre svolto un notevole ruolo economico che col tempo gli uomini hanno sempre saputo valorizzare e rinnovare: in passato il mare offriva lavoro ad una moltitudine di pescatori locali, oggi è anche un notevole polo d'attrazione turistica cittadino, come sì è qui ripetuto spesso.
Il clima mite, la bellezza propria del Mar Ionio che bagna la zona ma che però ha il piccolo neo di non avere qui acque caldissime a causa di uno strano gioco delle correnti marine, le varie località naturali che fanno da corollario alla città come l'Isola Bella, Capo S'Andrea, Mazzarò, Baia delle Sirene, le belle vedute panoramiche qui offerte sono un ricco e meritatamente valorizzato bagaglio naturalistico che contribuisce alla notevole fama cittadina.
La bellezza naturalistica appena citata dà un valido esempio di come la città, e più in generale tutta la Sicilia, può davvero offrire tanto al turista.
Il tutto raggiunge davvero l'apice della bellezza e della meraviglia quando si unisce ai vari monumenti e al bagaglio storico e culturale del sito che si vuole visitare.
Prima tappa di questa nuova parte dell'itinerario turistico dedicato alla scoperta di questa splendida città siciliana riguarda la Villa Comunale dedicata al Duca Colonna di Cesarò.
La bellezza di questo angolo verde cittadino è costituita da numerosi elementi caratteristici, a partire dalla bella vista panoramica sulla costa a sud e sul vulcano Etna e dalla ricca e lussureggiante vegetazione, variegata ed eso-tica e formata da espressioni verdi mediterranei e tropicali.
Tale paradiso verde voluto fortemente dalla nobildonna inglese Florence Trevelyan che lasciò delle donazioni economiche per la sua realizzazione si trova in un punto abbastanza centrale della città, precisamente a sud del Teatro.
Una seconda tappa di questa parte deve obbligatoriamente riguardare le già citate splendide spiagge.
Una nota località marittima rientrante nel territorio cittadino in questione è la piccola Baia di Mazzarò, vera attrazione delimitata da Capo di Sant'Andrea, a sua volta completato dall'Isola Bella che va a chiudere una piccola baia, un caratteristico ed esclusivo polo marittimo della zona noto per la bellezza dei colori marini ed apprezzato non solo dai residenti ma anche dai turisti.
La Baia di Mazzarò è facilmente raggiungibile ed offre la possibilità di effettuare delle belle escursioni nelle varie grotte marine che essa raccoglie.
Tra le altre delimitazioni geografiche di questa Baia ricordiamo, inoltre, i faraglioni presenti a Capo Taormina.
Successiva tappa marittima cittadina riguarda la località Letoianni, anch'essa sapientemente valorizzata turisticamente dagli abitanti della zona e che sa unire al fascino naturalistico proprio alla possibilità di gustare delle ottime pietanze a base di pesce.
Si è detto più volte che la bellezza di Taormina è arricchita anche da alcuni famosi siti turistici isolani, quindi sorge la necessità di darne alcuni cenni per dare davvero un quadro completo della città.
Oltre al già citato sito di Castelmola noto per la presenza di un suggestivo Castello e di un affascinante lago, al vicino vulcano Etna nato da antiche eruzioni marine e sempre imponente, quasi minaccioso grazie alla sua continua attività e la cui visita completa richiede l'accompagnamento da parte di persone esperte, alla città di Giardini Naxos ulteriore nota meta turistica isolana, occorre soffermarsi in modo particolare sul sito naturalistico determinato dal fiume Alcantara.
L'origine del sito si perde nei meandri storici e dare una datazione storica precisa è praticamente quasi impossibile. Quel che è certo è che le famose gole hanno tratto la loro origine dalle eruzioni di un piccolo vulcano a nord dell'Etna, eruzioni che hanno determinato la nascita di un percorso accidentato successivamente coperto da un corso d'acqua e che nel tempo ha anche saputo
crearsi il suo spazio tra delle alte pareti basaltiche.
Le gole hanno una profondità di circa venti metri e la visita è consigliabile soprattutto in estate.
Lo staff dell'agenzia VIAGGI&WEEKEND saprà consigliarti al meglio, potrete così scegliere il viaggio adatto alle vostre esigenze.
Chiama o scrivi una e-mail all'agenzia Viaggi&weekend sapremo così organizzare per te e la famiglia un'estate........INDIMENTICABILE!!
Collegati a : http://viaggieweekend-montagna.blogspot.com/
venerdì 19 agosto 2011
VIAGGI&WEEKEND - L'ISOLA DI ANTIGUA
Buongiorno da VIAGGI&WEEKEND !
L'isola di Antigua è da sempre considerata insieme all'isola di Barbuda, un arcipelago da sogno nel Mar dei Caraibi. Antigua, è un'isola delle Piccole Antille, appartiene allo Stato di Antigua e Barbuda, ed è formato da un gruppo di tre isole: Antigua, Barbuda e Redonda, che è poco più di uno scoglio nell'Oceano. Antigua, è un paradiso molto attrezzato per i turisti e poichè risulta ancora per diversi aspetti incontaminata, è possibile entrare in pieno contatto con la natura. Antigua è costituita da Km di spiagge naturali e immacolate di sabbia finissima, ma la cosa più bizzarra è che l'isola di Antigua ne conta 365, una per ogni giorno dell'anno.
Le spiagge dell'isola di Antigua sono davvero uno splendore agli occhi del turista, con acque cristalline dalle sfumature verde smeraldo e blu cobalto, infatti ad esse si alternano diversi hotel e resort, e ci sono alcune di indescrivibile bellezza, come la Fryes Bay, posizionata sulla costa a sud-ovest, è una spiaggia davvero incontaminata e ci si arriva attraverso un sentiero riservato. Spostandoci nell'entroterra dell'isola di Antigua, lo scenario che si presenta è di altrettanta bellezza, infatti, alle palme di cocco si sostituisce la foresta pluviale tropicale, con la rigogliosa vegetazione fatta di alberi di mogano, bellissimi e giganteschi bambù, alberi da gomma e stupende orchidee.
La capitale dell'isola di Antigua è St. John's, una cittadina molto vivace che sorge proprio sul litorale davanti alla Green Bay con i suoi edifici in stile coloniale, la si può apprezzare di più se la si visita a piedi; essa è molto attrezzata per la sempre maggiore affluenza turistica, con i suoi hotel, resort e innumerevoli discoteche, locali notturni, campi da tennis e da golf, percorsi per l'equitazione e il cicloturismo. Da non perdere, è l'area portuale dell'isola di Antigua, un tempo ospitava il mercato degli schiavi, oggi invece è un'area tranquilla dove si può ammirare la baia.
Lungo la costa è possibile praticare surf e windsurf, ma anche affittare una moto d'acqua o prendere il largo su piccole imbarcazioni, che praticano pesca d'altura.
Cos' altro aggiungere, l'isola di Antigua un tempo meta di galee dei corsari, oggi una delle più belle isole dell'arcipelago delle Antille, nel cuore del mar dei Caraibi.
Lo staff dell'agenzia VIAGGI&WEEKEND saprà consigliarti al meglio, potrete così scegliere l'hotel adatto alle vostre esigenze.
Chiama o scrivi una e-mail all'agenzia Viaggi&weekend sapremo così organizzare per te e la famiglia un'estate........INDIMENTICABILE!!
Collegati a : http://viaggieweekend-montagna.blogspot.com/
L'isola di Antigua è da sempre considerata insieme all'isola di Barbuda, un arcipelago da sogno nel Mar dei Caraibi. Antigua, è un'isola delle Piccole Antille, appartiene allo Stato di Antigua e Barbuda, ed è formato da un gruppo di tre isole: Antigua, Barbuda e Redonda, che è poco più di uno scoglio nell'Oceano. Antigua, è un paradiso molto attrezzato per i turisti e poichè risulta ancora per diversi aspetti incontaminata, è possibile entrare in pieno contatto con la natura. Antigua è costituita da Km di spiagge naturali e immacolate di sabbia finissima, ma la cosa più bizzarra è che l'isola di Antigua ne conta 365, una per ogni giorno dell'anno.
Le spiagge dell'isola di Antigua sono davvero uno splendore agli occhi del turista, con acque cristalline dalle sfumature verde smeraldo e blu cobalto, infatti ad esse si alternano diversi hotel e resort, e ci sono alcune di indescrivibile bellezza, come la Fryes Bay, posizionata sulla costa a sud-ovest, è una spiaggia davvero incontaminata e ci si arriva attraverso un sentiero riservato. Spostandoci nell'entroterra dell'isola di Antigua, lo scenario che si presenta è di altrettanta bellezza, infatti, alle palme di cocco si sostituisce la foresta pluviale tropicale, con la rigogliosa vegetazione fatta di alberi di mogano, bellissimi e giganteschi bambù, alberi da gomma e stupende orchidee.
La capitale dell'isola di Antigua è St. John's, una cittadina molto vivace che sorge proprio sul litorale davanti alla Green Bay con i suoi edifici in stile coloniale, la si può apprezzare di più se la si visita a piedi; essa è molto attrezzata per la sempre maggiore affluenza turistica, con i suoi hotel, resort e innumerevoli discoteche, locali notturni, campi da tennis e da golf, percorsi per l'equitazione e il cicloturismo. Da non perdere, è l'area portuale dell'isola di Antigua, un tempo ospitava il mercato degli schiavi, oggi invece è un'area tranquilla dove si può ammirare la baia.
Lungo la costa è possibile praticare surf e windsurf, ma anche affittare una moto d'acqua o prendere il largo su piccole imbarcazioni, che praticano pesca d'altura.
Cos' altro aggiungere, l'isola di Antigua un tempo meta di galee dei corsari, oggi una delle più belle isole dell'arcipelago delle Antille, nel cuore del mar dei Caraibi.
Lo staff dell'agenzia VIAGGI&WEEKEND saprà consigliarti al meglio, potrete così scegliere l'hotel adatto alle vostre esigenze.
Chiama o scrivi una e-mail all'agenzia Viaggi&weekend sapremo così organizzare per te e la famiglia un'estate........INDIMENTICABILE!!
Collegati a : http://viaggieweekend-montagna.blogspot.com/
VIAGGI&WEEKEND - LE PERLE DELLA SICILIA LE ISOLE EGADI
Buongiorno da VIAGGI&WEEKEND !
L'arcipelago delle Egadi comprende tre isole principali, Favignana (la maggiore), Levanzo (la minore) e Marettimo, e due grandi scogli, Maraone e Formica, che
emergono dalle acque azzurre del Tirreno, a poche miglia da Trapani, da cui sono facilmente raggiungibili con traghetti e aliscafi.
Le acque limpide e le coste affascinanti, i piccoli rilievi, le baie, le grotte, e poi il particolare richiamo della tonnara (una delle poche superstiti in Sicilia), fanno delle Egadi una apprezzata meta turistica e balneare.
Il toponimo "Egadi" significa "favorevole, propizio", forse in riferimento alla mitezza del clima e alla pescosità del mare.
La storia delle Egadi ha origini molto antiche: sono tuttora visibili i segni delle culture dell'età dei metalli.
Abitate sin dalla preistoria e conosciute anche in età classica, queste isole appartennero alla famiglia Pallavicini-Rusconi fino al XIX secolo, quando la proprietà della Tonnara passò ai Florio e poi ai Parodi.
Favignana
Arroccato sopra il monte di Santa Caterina, che domina il porto di Favignana, sorge il Forte omonimo; da questo cocuzzolo, raggiungibile attraverso lunghi e sinuosi tornanti, si ammira un panorama sul paese e sulla ottocentesca tonnara dei Florio.
Le prime due tonnare, quella di San Leonardo e di San Nicolò, furono invece installate a Favignana in epoca angioina.
Alla famiglia Florio l'isola ha legato la sua prosperità dalla seconda metà dell'800, fino ai primi decenni di questo secolo.
A simbolo di Aegusa (questo il nome antico di Favignana) è stato edificato, infatti, lo stabilimento dei Florio che si trova proprio all'ingresso di Favignana, sul porto; il giro dell'isola, via terra, inizia esattamente da qui: un'unica strada conduce placidamente dal porto verso il centro del paese ed è subito un immergersi negli aromi del Sud, nei colori della macchia mediterranea e nei sapori salmastri.
Lungo questo percorso si raggiunge la piazza Matrice, e sulla destra si entra nel quartiere S. Anna, il nucleo più antico del paese edificato verso la metà del 1600, dove si nascondono, tra le splendide cave di tufo, i giardini ipogei da cui emanano i profumi delle Mille e una notte.
Affascinano i visitatori, per la ricchezza degli scenari naturali, punta Faraglione (alta 34 metri circa a strapiombo sul mare) all'estremità settentrionale dell'isola, punta Ferro e punta Calarossa.
Levanzo
A poche miglia dall'isola di Favignana si trova Levanzo: l'isola più vicina alla costa trapanese, con un piccolo porto, e un adorabile paesino.
Le coste di Levanzo sono alte e rocciose e, in generale, l'aspetto dell'isola è più selvaggio rispetto alla vicina Favignana.
Tra i rinvenimenti preistorici quelli più rappresentativi sono visibili nella grotta del Genovese: si tratta di tracce del neolitico e del paleolitico; questa grotta è raggiungibile sia dal mare che da terra, percorrendo per circa due ore un sentiero solitario.
Abitata da poche centinaia di persone, Levanzo si mostra in tutta la sua bellezza di oasi solinga: un piccolo borgo in cui il ritmo della vita frenetica sembra essersi interrotto, una deliziosa cala in cui si può godere di un mare color smeraldo e una mulattiera che la taglia da nord a sud, congiungendo il villaggio al faro di Capo Rosso, a picco sul mare.
Chi ama il fresco dei boschi può visitare anche Cala Minnola dove già da anni è iniziata una attività di rimboschimento con pini, tipici della macchia mediterranea.
Marettimo
Tipiche di Marettimo sono anche numerose specie vegetali appartenenti alla macchia mediterranea.
Lo staff dell'agenzia VIAGGI&WEEKEND saprà consigliarti al meglio, potrete così scegliere l'hotel adatto alle vostre esigenze.
Chiama o scrivi una e-mail all'agenzia Viaggi&weekend sapremo così organizzare per te e la famiglia un'estate........INDIMENTICABILE!!
Collegati a : http://viaggieweekend-montagna.blogspot.com/
L'arcipelago delle Egadi comprende tre isole principali, Favignana (la maggiore), Levanzo (la minore) e Marettimo, e due grandi scogli, Maraone e Formica, che
emergono dalle acque azzurre del Tirreno, a poche miglia da Trapani, da cui sono facilmente raggiungibili con traghetti e aliscafi.
Le acque limpide e le coste affascinanti, i piccoli rilievi, le baie, le grotte, e poi il particolare richiamo della tonnara (una delle poche superstiti in Sicilia), fanno delle Egadi una apprezzata meta turistica e balneare.
Il toponimo "Egadi" significa "favorevole, propizio", forse in riferimento alla mitezza del clima e alla pescosità del mare.
La storia delle Egadi ha origini molto antiche: sono tuttora visibili i segni delle culture dell'età dei metalli.
Abitate sin dalla preistoria e conosciute anche in età classica, queste isole appartennero alla famiglia Pallavicini-Rusconi fino al XIX secolo, quando la proprietà della Tonnara passò ai Florio e poi ai Parodi.
Favignana
Meta di viaggiatori, scrittori e pensatori antichi e contemporanei Favignana ha ispirato, con i suoi colori, la sua natura e le sue coste lussureggianti, i viaggi di numerosi artisti ed esploratori.
Oggi è frequentata da un turismo vivace soprattutto nel periodo estivo, quando le acque dalle trasparenze verde azzurro, e la ricchezza delle grotte naturali lungo le coste, si mostrano in tutta la loro bellezza.
Nell'interno del paese, altre bellezze, altri luoghi d'incanto: le cave di tufo e di arenaria, che mutano i loro colori in un gioco di luci ed ombre. Oggi è frequentata da un turismo vivace soprattutto nel periodo estivo, quando le acque dalle trasparenze verde azzurro, e la ricchezza delle grotte naturali lungo le coste, si mostrano in tutta la loro bellezza.
Arroccato sopra il monte di Santa Caterina, che domina il porto di Favignana, sorge il Forte omonimo; da questo cocuzzolo, raggiungibile attraverso lunghi e sinuosi tornanti, si ammira un panorama sul paese e sulla ottocentesca tonnara dei Florio.
Le prime due tonnare, quella di San Leonardo e di San Nicolò, furono invece installate a Favignana in epoca angioina.
Alla famiglia Florio l'isola ha legato la sua prosperità dalla seconda metà dell'800, fino ai primi decenni di questo secolo.
A simbolo di Aegusa (questo il nome antico di Favignana) è stato edificato, infatti, lo stabilimento dei Florio che si trova proprio all'ingresso di Favignana, sul porto; il giro dell'isola, via terra, inizia esattamente da qui: un'unica strada conduce placidamente dal porto verso il centro del paese ed è subito un immergersi negli aromi del Sud, nei colori della macchia mediterranea e nei sapori salmastri.
Lungo questo percorso si raggiunge la piazza Matrice, e sulla destra si entra nel quartiere S. Anna, il nucleo più antico del paese edificato verso la metà del 1600, dove si nascondono, tra le splendide cave di tufo, i giardini ipogei da cui emanano i profumi delle Mille e una notte.
Affascinano i visitatori, per la ricchezza degli scenari naturali, punta Faraglione (alta 34 metri circa a strapiombo sul mare) all'estremità settentrionale dell'isola, punta Ferro e punta Calarossa.
Levanzo
A poche miglia dall'isola di Favignana si trova Levanzo: l'isola più vicina alla costa trapanese, con un piccolo porto, e un adorabile paesino.
Le coste di Levanzo sono alte e rocciose e, in generale, l'aspetto dell'isola è più selvaggio rispetto alla vicina Favignana.
Tra i rinvenimenti preistorici quelli più rappresentativi sono visibili nella grotta del Genovese: si tratta di tracce del neolitico e del paleolitico; questa grotta è raggiungibile sia dal mare che da terra, percorrendo per circa due ore un sentiero solitario.
Abitata da poche centinaia di persone, Levanzo si mostra in tutta la sua bellezza di oasi solinga: un piccolo borgo in cui il ritmo della vita frenetica sembra essersi interrotto, una deliziosa cala in cui si può godere di un mare color smeraldo e una mulattiera che la taglia da nord a sud, congiungendo il villaggio al faro di Capo Rosso, a picco sul mare.
Chi ama il fresco dei boschi può visitare anche Cala Minnola dove già da anni è iniziata una attività di rimboschimento con pini, tipici della macchia mediterranea.
Marettimo
A 38 chilometri ad ovest di Trapani emerge da splendide acque cristalline Marettimo: l'isola più montuosa e verdeggiante dell'arcipelago delle Egadi, popolata da rupi alte fino a 700 metri (come monte Falcone) e abbondante di sorgenti di acqua freschissima.
Sulla Punta Troìa è visibile una fortezza borbonica, un tempo adibita a prigione; appena sopra il paese si scorgono le tracce del passaggio romano nell'isola e anche una piccola chiesa di epoca normanna.
Ricca di suggestive grotte raggiungibili in barca - splendide quelle del Cammello, del Presepe e della Bombarda - Marettimo accoglie anche diverse specie endemiche, animali e vegetali.
La visita all'isola è oggi agevolata dalla presenza di sentieri pedonali che consentono di apprezzarne appieno il fascino; proseguendo lungo uno di questi si raggiunge la fonte Pegna, dove sopravvive una piccola pineta. Nella zona nord-occidentale dell'isola è visibile una macchia a leccio, lentisco ed erica. Sulla Punta Troìa è visibile una fortezza borbonica, un tempo adibita a prigione; appena sopra il paese si scorgono le tracce del passaggio romano nell'isola e anche una piccola chiesa di epoca normanna.
Ricca di suggestive grotte raggiungibili in barca - splendide quelle del Cammello, del Presepe e della Bombarda - Marettimo accoglie anche diverse specie endemiche, animali e vegetali.
Tipiche di Marettimo sono anche numerose specie vegetali appartenenti alla macchia mediterranea.
Lo staff dell'agenzia VIAGGI&WEEKEND saprà consigliarti al meglio, potrete così scegliere l'hotel adatto alle vostre esigenze.
Chiama o scrivi una e-mail all'agenzia Viaggi&weekend sapremo così organizzare per te e la famiglia un'estate........INDIMENTICABILE!!
Collegati a : http://viaggieweekend-montagna.blogspot.com/
mercoledì 17 agosto 2011
VIAGGI&WEEKEND-UNA VISITA AL PARCO NAZIONALE DELLE CINQUE TERRE
Buongiorno da VIAGGI&WEEKEND !
Il parco delle Cinque Terre raccoglie una zona caratteristica della Liguria infatti è stato considerato dall'UNESCO patrimonio mondiale dell'umanità.
Oltre a presentare un paesaggio naturale di inequivocabile bellezza, con coste a precipizio, scogliere rocciose segnate da un mare mai troppo clemente, il territorio delle Cinque Terre rappresenta un patrimonio millenario di storia contadina.
Gli abitanti di queste coste hanno strappato alla terra i campi da coltivare costruendo quei filari di muri a secco che segnano in modo così caratteristico le coste del Levante ligure. In passato in questi terrazzamenti sono state coltivate viti e olivi con la fatica di generazioni di uomini che hanno percorso a salire e scendere un territorio impervio e ostile. Le coste rocciose infatti non consentivano una fiorente attività di pesca a causa della difficoltà di approdo e non solo, gli attacchi pirateschi minacciavano spesso gli abitanti della zona. Nonostante tutto sono sorti agglomerati urbani di una bellezza tutta particolare, costruiti intorno alle caratteristiche del territorio. La struttura tipica dei centri delle Cinque terre infatti sono le case tori. Si tratta di edifici che si sviluppano per lo più in altezza. Sono spesso monofamiliari e da lontano è facile scorgere i confini delle proprietà delimitate dal colore della facciata stessa.
Chiama o scrivi una e-mail all'agenzia Viaggi&weekend sapremo così organizzare per te e la famiglia un'estate........INDIMENTICABILE!!
Collegati a : http://viaggieweekend-montagna.blogspot.com/
Il parco delle Cinque Terre raccoglie una zona caratteristica della Liguria infatti è stato considerato dall'UNESCO patrimonio mondiale dell'umanità.
Oltre a presentare un paesaggio naturale di inequivocabile bellezza, con coste a precipizio, scogliere rocciose segnate da un mare mai troppo clemente, il territorio delle Cinque Terre rappresenta un patrimonio millenario di storia contadina.
Gli abitanti di queste coste hanno strappato alla terra i campi da coltivare costruendo quei filari di muri a secco che segnano in modo così caratteristico le coste del Levante ligure. In passato in questi terrazzamenti sono state coltivate viti e olivi con la fatica di generazioni di uomini che hanno percorso a salire e scendere un territorio impervio e ostile. Le coste rocciose infatti non consentivano una fiorente attività di pesca a causa della difficoltà di approdo e non solo, gli attacchi pirateschi minacciavano spesso gli abitanti della zona. Nonostante tutto sono sorti agglomerati urbani di una bellezza tutta particolare, costruiti intorno alle caratteristiche del territorio. La struttura tipica dei centri delle Cinque terre infatti sono le case tori. Si tratta di edifici che si sviluppano per lo più in altezza. Sono spesso monofamiliari e da lontano è facile scorgere i confini delle proprietà delimitate dal colore della facciata stessa.
Visitare questi paesi è alquanto suggestivo poiché dagli spazi ristretti delle vie dette carrugi, si aprono spettacolari scorci sulla costa e sul mare. Si può visitare il parco raggiungendo i cinque paesi preferibilmente con i sentieri o col treno la cui linea ha inciso profondamente sull'aspetto dei centri abitati, che però altrimenti sarebbero irraggiungibili a chiunque abbia una benché minima difficoltà deambulatoria.
Partendo da La Spezia Riomaggiore è il primo dei cinque paesi. Si estende sulle rive del torrente Rivus Maior salendo a gradon sui lati scoscesi della costa. Secondo tradizione un gruppo di profughi greci per sfuggire alla persecuzione iconoclasta di Leone III l'Isaurico si era rifugiato nella zona fondando il primo nucleo di case.
Il centro si sviluppa introno alla chiesa di S. Giovanni Battista, posta nella parte più alta del paese.
L'edificio fu costruito dal vescovo di Luni Antonio Fieschi nel 1340. La struttura è opera dei Magistri Antelami del cui impianto originario rimangono le monofore e le due porte gotiche aperte sul fianco destro decorate con elementi zoomorfi e antropomorfi.
La facciata è frutto di una ristrutturazione del 1870 a seguito della quale la chiesa venne allungata. Il rosone comunque risale al primo edifico. La chiesa è costituita da tre navate e vi sono custoditi un crocifisso ligneo del Maragliano, la “Predicazione del Battista” attribuita a Domenico Fiasella e un trittico nella navata destra attribuito all’Antelami. Di un certo pregio è anche il pulpito del 1530 con bassorilievo raffigurante San Martino.
Nei pressi della chiesa si trova la casa dove abitò il pittore fiorentino Telemaco Signorini (1835-1901), uno dei primi Macchiaioli.
E' presente anche una fortificazione chiamata 'Castellazzo di Cerricò' dal nome del colle su cui si erge, fu edificata dai conti Turcotti, signori di Ripalta e finito dai Genovesi tra XV e XVI secolo.
Ha forma di quadrilatero con due torri circolari. Nell'800 la parte interna fu riempita di terra e adibita a cimitero. Dopo gli ultimi restauri l'edificio è stato ripristinato e attualmente è usato come centro culturale.
Da Riomaggiore parte un percorso sulla costa detto 'Via dell'amore' che riserva magnifici scorci.
Manarola, seconda delle Cinque terre, si sviluppa intorno al torrente Groppo che ne rappresenta l'asse principale da cui prendono il via gli altri vicoli. Questo corso d'acqua è stato coperto nella seconda metà del 900. Parallelamente al corso del torrente si sviluppa la via di Mezzo che prima dell'intervento di copertura rappresentava la via principale. Verso mare ha sviluppato un piccolo porto. Il centro originario sembra essere stato fondato dagli abitanti di Volastra, un nucleo molto antico situato sulle colline retrostanti il paese. Interessante notare come gli edifici religiosi si siano concentrati a monte dell'abitato intorno ad una piazza.
La chiesa parrocchiale della Natività di Maria Vergine, ma indicata come chiesa di S. Lorenzo patrono del paese, risale al 1338 ed è opera dei Magistri Antelami. In facciata si trova un rosone decorato che pare essere stato realizzato dagli stessi autori di S. Pietro di Corniglia. Il portale presenta arco ogivale con bassorilievo raffigurante il martirio di S. Lorenzo.
La chiesa custodisce un trittico del '300 raffigurante la Madonna con Bambino e i Santi Lorenzo e Caterina e nella navata sinistra si trova un altro trittico proveniente dal santuario di Volastra raffigurante S. Lorenzo, S. Domenico e S. Giovanni Battista, entrambi di autore sconosciuto. Il campanile venne ricavato da un'antica torre, per tanto è separato dalla chiesa.
Manarola aveva anche un castello di cui ora è solo individuabile un bastione inglobato nelle case.
Sulla collina della Collora è situato un presepe luminoso che viene acceso nel periodo natalizio.
Una curiosità rappresenta una piramide in cemento dipinta di bianco che si erge tra le case. Non è altro che un segnale trigonometrico per i naviganti.
Corniglia si sviluppa a parecchi metri sul livello del mare e per raggiungere la spiaggia occorre percorrere una lunga scalinata di 377 gradini. Esiste comunque anche la strada carrozzabile. Corniglia si sviluppa in modo un po' diverso dagli altri paesi delle Cinque Terre poiché non ha accesso diretto al mare. Gli edifici sono meno alti e si sviluppano intorno ad una strada principale, via Fieschi, col nome di coloro che vi risiedettero nel tardo medioevo e a cui si deve una certa maggiore cura negli edifici rispetto agli altri centri.
Da un documento del 1276 si ha notizia di un antico castello, ma attualmente rimangono solo i ruderi di una rocca risalente al 1556, a strapiombo sul mare.
La chiesa parrocchiale di San Pietro risale al 1334 e inglobò un edificio precedente che risaliva all'anno mille. Fu eretta per volontà dei Fieschi e lo stile di facciata è quello gotico delle origini, con pietra locale e un rosone del 1351. Internamente prevale il barocco, su impianto a tre navate.
Vi sono custoditi un fonte battesimale del XII secolo e un polittico.
Le notizie più antiche relative a Vernazza risalgono al 1080 quando il borgo godeva già di un certo benessere economico. Il nome deriva dalla 'Gens Vulnetia' antica famiglia romana i cui schiavi liberati fondarono questo centro. Gli elementi architettonici di pregio e la conformazione urbanistica dimostrano il livello sociale raggiunto.
Il nucleo abitato è caratterizzato da un'unica via centrale che un tempo era segnata dal torrente Vernazzola ora coperto. Da essa si dipartono viuzze e scalinate dette 'arpaie' . Di fronte al porticciolo si apre una pizzetta punto focale del paese.
La chiesa di Santa Margherita di Antiochia venne costruita nel 1318 in stile gotico antelamico, ma sul sito vi era un precedente edificio. Sorge su una roccia ed è lambita dal mare. La leggenda narra che venne trovata una scatola contenente un dito di S. Margherita di Antiochia e nella località Isolotto venne edificata una prima chiesa. Una mareggiata la distrusse portandosi via anche la reliquia che però venne ritrovata là dove ora è collocata la chiesa. Tra 1550 e 1600 la pianta venne ampliata allungando di due campate le navate. Questo intervento procurò la distruzione della facciata originaria. Il campanile è a forma ottagonale con cupola a forma ogivale.
Il paese è dominato dai resti del “castrum”, il castello Doria e varie altre fortificazioni medievali risalenti all’XI secolo. Verso mare è possibile vedere un torrione inglobato nelle case parte di una fortificazione chiamata Belforte. Sulla parte opposta del castello si trova un antico torrione cinquecentesco da cui partivano le mura della cinta.
Monterosso è il paese delle Cinque terre che gode di maggiore estensione pianeggiante. La presenza di un fondo vallata più ampio ha consentito una maggiore espansione urbanistica. Il nucleo medioevale è concentrato intorno al torrente Branco, ora coperto ed è diviso dalla parte più moderna e balneare dal colle di San Cristoforo dove sorge la torre Aurora.
La parte più antica è dominata dal castello obertengo a strapiombo sul mare e si caratterizza per le numerose case torri e gli stretti carrugi. Monterosso era cinta da ben tredici torri nel XVI secolo di cui ora rimangono solo la torre rotonda nel castello, il campanile di San Giovanni e la torre Aurora.
La Chiesa principale è quella di San Giovanni Battista costruita tra 1244 e 1307 è uno splendido esempio di romanico ligure. Difatti la facciata alterna marmo bianco e serpentino verde scuro con un l'effetto rigato tipico della zona. Il rosone traforato in marmo bianco è opera di Matteo e Pietro da Campiglio.
Il campanile fu costruito su una torre medioevale di controllo, venne sopraelevato nel XV secolo.
Si segnala anche la chiesa di San Francesco che custodisce importanti opere tra cui una Crocifissione attribuita a Van Dyck.
La parte turistica che si sviluppa intorno alla stazione presenta la spiaggia più estesa delle Cinque Terre affiancata da scogliere a picco sul mare.
Lo staff dell'agenzia VIAGGI&WEEKEND saprà consigliarti al meglio, potrete così scegliere l'hotel adatto alle vostre esigenze.Partendo da La Spezia Riomaggiore è il primo dei cinque paesi. Si estende sulle rive del torrente Rivus Maior salendo a gradon sui lati scoscesi della costa. Secondo tradizione un gruppo di profughi greci per sfuggire alla persecuzione iconoclasta di Leone III l'Isaurico si era rifugiato nella zona fondando il primo nucleo di case.
Il centro si sviluppa introno alla chiesa di S. Giovanni Battista, posta nella parte più alta del paese.
L'edificio fu costruito dal vescovo di Luni Antonio Fieschi nel 1340. La struttura è opera dei Magistri Antelami del cui impianto originario rimangono le monofore e le due porte gotiche aperte sul fianco destro decorate con elementi zoomorfi e antropomorfi.
La facciata è frutto di una ristrutturazione del 1870 a seguito della quale la chiesa venne allungata. Il rosone comunque risale al primo edifico. La chiesa è costituita da tre navate e vi sono custoditi un crocifisso ligneo del Maragliano, la “Predicazione del Battista” attribuita a Domenico Fiasella e un trittico nella navata destra attribuito all’Antelami. Di un certo pregio è anche il pulpito del 1530 con bassorilievo raffigurante San Martino.
Nei pressi della chiesa si trova la casa dove abitò il pittore fiorentino Telemaco Signorini (1835-1901), uno dei primi Macchiaioli.
E' presente anche una fortificazione chiamata 'Castellazzo di Cerricò' dal nome del colle su cui si erge, fu edificata dai conti Turcotti, signori di Ripalta e finito dai Genovesi tra XV e XVI secolo.
Ha forma di quadrilatero con due torri circolari. Nell'800 la parte interna fu riempita di terra e adibita a cimitero. Dopo gli ultimi restauri l'edificio è stato ripristinato e attualmente è usato come centro culturale.
Da Riomaggiore parte un percorso sulla costa detto 'Via dell'amore' che riserva magnifici scorci.
Manarola, seconda delle Cinque terre, si sviluppa intorno al torrente Groppo che ne rappresenta l'asse principale da cui prendono il via gli altri vicoli. Questo corso d'acqua è stato coperto nella seconda metà del 900. Parallelamente al corso del torrente si sviluppa la via di Mezzo che prima dell'intervento di copertura rappresentava la via principale. Verso mare ha sviluppato un piccolo porto. Il centro originario sembra essere stato fondato dagli abitanti di Volastra, un nucleo molto antico situato sulle colline retrostanti il paese. Interessante notare come gli edifici religiosi si siano concentrati a monte dell'abitato intorno ad una piazza.
La chiesa parrocchiale della Natività di Maria Vergine, ma indicata come chiesa di S. Lorenzo patrono del paese, risale al 1338 ed è opera dei Magistri Antelami. In facciata si trova un rosone decorato che pare essere stato realizzato dagli stessi autori di S. Pietro di Corniglia. Il portale presenta arco ogivale con bassorilievo raffigurante il martirio di S. Lorenzo.
La chiesa custodisce un trittico del '300 raffigurante la Madonna con Bambino e i Santi Lorenzo e Caterina e nella navata sinistra si trova un altro trittico proveniente dal santuario di Volastra raffigurante S. Lorenzo, S. Domenico e S. Giovanni Battista, entrambi di autore sconosciuto. Il campanile venne ricavato da un'antica torre, per tanto è separato dalla chiesa.
Manarola aveva anche un castello di cui ora è solo individuabile un bastione inglobato nelle case.
Sulla collina della Collora è situato un presepe luminoso che viene acceso nel periodo natalizio.
Una curiosità rappresenta una piramide in cemento dipinta di bianco che si erge tra le case. Non è altro che un segnale trigonometrico per i naviganti.
Corniglia si sviluppa a parecchi metri sul livello del mare e per raggiungere la spiaggia occorre percorrere una lunga scalinata di 377 gradini. Esiste comunque anche la strada carrozzabile. Corniglia si sviluppa in modo un po' diverso dagli altri paesi delle Cinque Terre poiché non ha accesso diretto al mare. Gli edifici sono meno alti e si sviluppano intorno ad una strada principale, via Fieschi, col nome di coloro che vi risiedettero nel tardo medioevo e a cui si deve una certa maggiore cura negli edifici rispetto agli altri centri.
Da un documento del 1276 si ha notizia di un antico castello, ma attualmente rimangono solo i ruderi di una rocca risalente al 1556, a strapiombo sul mare.
La chiesa parrocchiale di San Pietro risale al 1334 e inglobò un edificio precedente che risaliva all'anno mille. Fu eretta per volontà dei Fieschi e lo stile di facciata è quello gotico delle origini, con pietra locale e un rosone del 1351. Internamente prevale il barocco, su impianto a tre navate.
Vi sono custoditi un fonte battesimale del XII secolo e un polittico.
Le notizie più antiche relative a Vernazza risalgono al 1080 quando il borgo godeva già di un certo benessere economico. Il nome deriva dalla 'Gens Vulnetia' antica famiglia romana i cui schiavi liberati fondarono questo centro. Gli elementi architettonici di pregio e la conformazione urbanistica dimostrano il livello sociale raggiunto.
Il nucleo abitato è caratterizzato da un'unica via centrale che un tempo era segnata dal torrente Vernazzola ora coperto. Da essa si dipartono viuzze e scalinate dette 'arpaie' . Di fronte al porticciolo si apre una pizzetta punto focale del paese.
La chiesa di Santa Margherita di Antiochia venne costruita nel 1318 in stile gotico antelamico, ma sul sito vi era un precedente edificio. Sorge su una roccia ed è lambita dal mare. La leggenda narra che venne trovata una scatola contenente un dito di S. Margherita di Antiochia e nella località Isolotto venne edificata una prima chiesa. Una mareggiata la distrusse portandosi via anche la reliquia che però venne ritrovata là dove ora è collocata la chiesa. Tra 1550 e 1600 la pianta venne ampliata allungando di due campate le navate. Questo intervento procurò la distruzione della facciata originaria. Il campanile è a forma ottagonale con cupola a forma ogivale.
Il paese è dominato dai resti del “castrum”, il castello Doria e varie altre fortificazioni medievali risalenti all’XI secolo. Verso mare è possibile vedere un torrione inglobato nelle case parte di una fortificazione chiamata Belforte. Sulla parte opposta del castello si trova un antico torrione cinquecentesco da cui partivano le mura della cinta.
Monterosso è il paese delle Cinque terre che gode di maggiore estensione pianeggiante. La presenza di un fondo vallata più ampio ha consentito una maggiore espansione urbanistica. Il nucleo medioevale è concentrato intorno al torrente Branco, ora coperto ed è diviso dalla parte più moderna e balneare dal colle di San Cristoforo dove sorge la torre Aurora.
La parte più antica è dominata dal castello obertengo a strapiombo sul mare e si caratterizza per le numerose case torri e gli stretti carrugi. Monterosso era cinta da ben tredici torri nel XVI secolo di cui ora rimangono solo la torre rotonda nel castello, il campanile di San Giovanni e la torre Aurora.
La Chiesa principale è quella di San Giovanni Battista costruita tra 1244 e 1307 è uno splendido esempio di romanico ligure. Difatti la facciata alterna marmo bianco e serpentino verde scuro con un l'effetto rigato tipico della zona. Il rosone traforato in marmo bianco è opera di Matteo e Pietro da Campiglio.
Il campanile fu costruito su una torre medioevale di controllo, venne sopraelevato nel XV secolo.
Si segnala anche la chiesa di San Francesco che custodisce importanti opere tra cui una Crocifissione attribuita a Van Dyck.
La parte turistica che si sviluppa intorno alla stazione presenta la spiaggia più estesa delle Cinque Terre affiancata da scogliere a picco sul mare.
Chiama o scrivi una e-mail all'agenzia Viaggi&weekend sapremo così organizzare per te e la famiglia un'estate........INDIMENTICABILE!!
Collegati a : http://viaggieweekend-montagna.blogspot.com/
giovedì 11 agosto 2011
VIAGGI&WEEKEND-LA COSTA AZZURRA
Buon giorno da VIAGGI&WEEKEND !
Costa Azzurra, la riviera più famosa della Francia e dell’intera Europa. Oltre alla sua bellezza, la Costa Azzurra è famosa in Europa per essere stata una delle prime località turistiche di mare in assoluto, in Costa Azzurra le prime aziende turistiche si svilupparono fin dal del XIX secolo, due secoli fa. In quegli anni passati, per Costa Azzurra si intendeva il solo tratto di costa da Cannes a Mentone.
La Costa Azzurra (in francese Côte d'Azur; in occitano Còsta d'Azur; in inglese Côte d'Azur o French Riviera) è il tratto orientale della costa mediterranea monegasca e francese, compresa tra Hyères o Cassis e Mentone. In inglese è più spesso conosciuta come French Riviera, cioè “Riviera Francese”, anche se in tal senso viene più spesso indicata una zona più ristretta del tratto di levante, tra Saint-Tropez e il confine (Ponte San Luigi), o addirittura tra Monaco e l'Italia, dove comincia la Riviera Italiana. La Costa Azzurra è bagnata nella parte occidentale dal Mar Mediterraneo ed in quella orientale (cioè dalla foce del fiume Varo, dove comincia la regione geografica italiana fino a Ponte San Luigi a est di Mentone) dal Mar Ligure.
Tale regione, i cui abitanti si chiamano azuréens, appartiene alla regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra. La città più grande della Costa Azzurra è Nizza, con i suoi 347.900 abitanti, che arrivano a 500.000 se si prende in considerazione la Comunità urbana Nizza-Costa Azzurra (laddove la Grande Nizza ne conta ben 1.197.751). Altra grande comunità amministrativa è la Comunità d'agglomerazione della Riviera Francese, il cui polo centrale non è Nizza bensì Mentone.
Il primato di Nizza come più antica stazione turistica francese è conteso da Hyères, che ha accolto i primi turisti nel 1789 ed è francese dal 1481, mentre Nizza solo dal 1860. È a Hyères, inoltre, che nel 1887 Stéphen Liégeard inventa il termine Côte d'Azur.[1], nell'omonimo libro, rifacendosi, probabilmente, alla Côte-d'Or della sua Digione.
Questo tratto di costa presenta sostanzialmente due tipologie di climi, affatto diverse: nell'arco dei 14 km di ampiezza del territorio hyèrois, infatti, si passa dai 600–700 mm di precipitazioni annue della parte occidentale ai 900–1000 mm della parte orientale. Il golfo di Genova presenta quindi un clima di tipo "nizzardo", più dolce e umido, mentre il golfo di Lione ha un clima tipicamente "mistralico", caldo e secco.
Vista panoramicaLa regione è da sempre votata al turismo. Fino alla prima guerra mondiale le sua località (Hyères, Cannes, Nizza, Mentone e Monaco) furono soprattutto centri di soggiorno invernale, frequentati dalla borghesia e dall'aristocrazia europea. Dopo il secondo conflitto mondiale, la diffusione del sistema turistico ha invertito l'attività stagionale
Lo staff dell'agenzia VIAGGI&WEEKEND saprà consigliarti al meglio, potrete così scegliere l'hotel adatto alle vostre esigenze.
Chiama o scrivi una e-mail all'agenzia Viaggi&weekend sapremo così organizzare per te e la famiglia un'estate........INDIMENTICABILE!!
Collegati a : http://viaggieweekend-montagna.blogspot.com/
giovedì 4 agosto 2011
VIAGGI&WEEKEND ALLA SCOPERTA DEL SALENTO
Buon giorno da VIAGGI&WEEKEND
La Puglia è una regione ricca di attrattive turistiche, si suddivide in più subregioni , ognuna di queste conosciuta per delle bellezze naturali differenti . La subregione che negli ultimi anni è maggiormente visitata è sicuramente il Salento.
Una penisola bagnata da un lato dal Mar Ionio e dall’altro dal Mare Adriatico, importante caratteristica che permette a questo lembo di terra di distinguersi da altri proprio per l’unione dei “due Mari” che lo circondano.
Tante sono le peculiarità che permettono al Salento di essere una terra unica ed accogliente. Le bellezze naturali che caratterizzano le coste sono tantissime. Partendo dalla costa Adriatica sono da notare e da ammirare le meravigliose e imponenti scogliere, realtà che non possono non essere motivo di stupore per molti turisti ma anche per molti abitanti della zona che considerano queste realtà naturali un prestigioso patrimonio naturale della loro terra. E ancora proseguendo il percorso intitolato Salento, costeggiando l’immensità del mare Adriatico fino ad arrivare a Santa Maria di Leuca conosciuta anche come “De Finibus Terrae”, proprio per la sua importante caratteristica “la fine della terra”, si prosegue fino a raggiungere le immense distese sabbiose dello Ionio, spiagge dalla sabbia fine e dorata che non hanno nulla da invidiare alle decantate coste maldiviane.
Il Salento è una località che ama tanto il mare così come l’entroterra. Ripartendo dal fulcro delle sue tradizioni una parentesi di notevole importanza merita la storia dell’artigianato, della tipicità dei suoi prodotti genuini e la storia delle maestranze che si tramandano da padre in figlio nel corso di intere generazioni. Dalla tessitura del telaio al ricamo, dalla raccolta delle olive a quella dell’uva, dalla terracotta alla lavorazione del vimini si racchiude un lungo paragrafo mirato alle tradizioni di questa terra, tutti elementi di notevole interesse per i numerosi turisti che ogni anno sono spettatori diretti di queste sentite abitudini.
Un elenco interminabile sorge citando le peculiarità artistiche e culturali salentine. Alla base delle bellezze architettoniche il Salento è circondato dall’affascinante stile “barocco”, visibile in modo eclatante nella suggestiva “Lecce” in particolar modo ammirando il rosone dell’incantevole Basilica di Santa Croce, oppure visitando il Duomo e ancora in giro per il Salento notiamo lo stesso stile nella Cattedrale di Sant’Agata a Gallipoli oppure sul portale della Cattedrale di “Otranto”, quest’ultima città più orientale d’Italia, meta di molti turisti anche nel periodo natalizio ed in particolare a Capodanno dove in molti si ritrovano per assistere alla prima alba visibile in Italia.
Il Salento, ultima parte di una regione conosciuta per la particolarità della sua forma, il tacco d’Italia, racchiude in sé misteri, tradizioni e culture che meritano un’attenzione di tutto rispetto.
Lo staff dell'agenzia VIAGGI&WEEKEND saprà consigliarti al meglio, potrete così scegliere l'hotel adatto alle vostre esigenze.
EDEN VILLAGE KOINE
HOTEL VILLAGGIO DEI PINI
CLUBMED OTRANTO
MESSAPIA HOTEL RESORT S.MARIA DI LEUCA
Chiama o scrivi una e-mail all'agenzia Viaggi&weekend sapremo così organizzare per te e la famiglia un'estate........INDIMENTICABILE!!
Collegati a: http://viaggieweekend-montagna.blogspot.com/
Una penisola bagnata da un lato dal Mar Ionio e dall’altro dal Mare Adriatico, importante caratteristica che permette a questo lembo di terra di distinguersi da altri proprio per l’unione dei “due Mari” che lo circondano.
Tante sono le peculiarità che permettono al Salento di essere una terra unica ed accogliente. Le bellezze naturali che caratterizzano le coste sono tantissime. Partendo dalla costa Adriatica sono da notare e da ammirare le meravigliose e imponenti scogliere, realtà che non possono non essere motivo di stupore per molti turisti ma anche per molti abitanti della zona che considerano queste realtà naturali un prestigioso patrimonio naturale della loro terra. E ancora proseguendo il percorso intitolato Salento, costeggiando l’immensità del mare Adriatico fino ad arrivare a Santa Maria di Leuca conosciuta anche come “De Finibus Terrae”, proprio per la sua importante caratteristica “la fine della terra”, si prosegue fino a raggiungere le immense distese sabbiose dello Ionio, spiagge dalla sabbia fine e dorata che non hanno nulla da invidiare alle decantate coste maldiviane.
Il Salento è una località che ama tanto il mare così come l’entroterra. Ripartendo dal fulcro delle sue tradizioni una parentesi di notevole importanza merita la storia dell’artigianato, della tipicità dei suoi prodotti genuini e la storia delle maestranze che si tramandano da padre in figlio nel corso di intere generazioni. Dalla tessitura del telaio al ricamo, dalla raccolta delle olive a quella dell’uva, dalla terracotta alla lavorazione del vimini si racchiude un lungo paragrafo mirato alle tradizioni di questa terra, tutti elementi di notevole interesse per i numerosi turisti che ogni anno sono spettatori diretti di queste sentite abitudini.
Un elenco interminabile sorge citando le peculiarità artistiche e culturali salentine. Alla base delle bellezze architettoniche il Salento è circondato dall’affascinante stile “barocco”, visibile in modo eclatante nella suggestiva “Lecce” in particolar modo ammirando il rosone dell’incantevole Basilica di Santa Croce, oppure visitando il Duomo e ancora in giro per il Salento notiamo lo stesso stile nella Cattedrale di Sant’Agata a Gallipoli oppure sul portale della Cattedrale di “Otranto”, quest’ultima città più orientale d’Italia, meta di molti turisti anche nel periodo natalizio ed in particolare a Capodanno dove in molti si ritrovano per assistere alla prima alba visibile in Italia.
Il Salento, ultima parte di una regione conosciuta per la particolarità della sua forma, il tacco d’Italia, racchiude in sé misteri, tradizioni e culture che meritano un’attenzione di tutto rispetto.
Lo staff dell'agenzia VIAGGI&WEEKEND saprà consigliarti al meglio, potrete così scegliere l'hotel adatto alle vostre esigenze.
EDEN VILLAGE KOINE
HOTEL VILLAGGIO DEI PINI
CLUBMED OTRANTO
MESSAPIA HOTEL RESORT S.MARIA DI LEUCA
Chiama o scrivi una e-mail all'agenzia Viaggi&weekend sapremo così organizzare per te e la famiglia un'estate........INDIMENTICABILE!!
Collegati a: http://viaggieweekend-montagna.blogspot.com/
mercoledì 3 agosto 2011
VIAGGI&WEEKEND- ISOLA DI DJERBA
Buon giorno da VIAGGI&WEEKEND
Partiamo da lontano, partiamo dal mito.
Partiamo da lontano, partiamo dal mito.
Lotophagitis è il nome con cui l’isola era conosciuta nell’antichità; Djerba è l’isola dove, nell’Odissea, Ulisse e i suoi compagni incontrano il popolo dei Lotofagi. Alcuni tra i compagni di Ulisse, imitando gli abitanti del luogo, si cibano del fiore di loto e perdono il ricordo della loro vita passata.
Così, mentre Ulisse torna preoccupato alle navi per ripartire in fretta, dalle menti dei compagni rimasti sull’isola sfumano via ansie e preoccupazioni, pensieri sul futuro e carichi di responsabilità.
Djerba per dimenticare.
Per gli antichi Egizi il loto era simbolo di rinascita, resurrezione, luce, speranza e salvezza. Ecco perché appare in molte scene di cerimonie e il gesto di consegnare il loto era un gesto sacro. Nell’aspirare il profumo del loto si coniugano il piacere e la magia della rinascita. Il sole nasce perché otto divinità fecondano il fiore primordiale. I fiori del loto crescono fuori dell’acqua, aprono i petali al mattino e li chiudono la sera e forse è questo che ha ispirato il mito del loto primordiale nelle acque primordiali da cui, come da una culla, il sole nasce ogni mattina.
Djerba per rinascere.
Se pensiamo alla nostra vita, è facile che ci venga in mente la lotta contro il tempo per farci stare dentro il maggior numero di impegni possibili, il senso di colpa per aver trascurato qualcosa o qualcuno, il pensiero che avremmo potuto fare di più e meglio o diversamente, la sensazione costante di essere fatti per qualcos’altro, le risposte sempre più veloci a stimoli sempre più pressanti, il tutto accompagnato da un rumoroso pensiero di sottofondo: “ prima finisco quel che sto facendo e poi mi rilasso”.
Dato che c’è sempre qualcosa da fare prima di quel poi, non ci rilassiamo davvero mai e anche quando ci concediamo quel che sentiamo come meritato relax, spesso si trasforma in noia e il lunedì arriva con il suo familiare fardello di impegni a sollevarci dall’ancor più pesante fardello del riposo.
Poi, all’improvviso, ci accade qualcosa di bello: i nostri sensi sono colpiti al punto che la nostra mente dimentica e noi rinasciamo in una dimensione diversa dove ci sentiamo a casa. La bellezza ci salva: dimenticare e rinascere: che sia questo il mito di Djerba?
Lo staff dell'agenzia VIAGGI&WEEKEND saprà consigliarti al meglio, potrete così scegliere l'hotel adatto alle vostre esigenze.
ZARZIS HOTEL Alpitour
EDEN VILLAGE DJERBA
VERA CLUB PALAIS DES LLES
HOTEL DJERBA SUN CLUB
Chiama o scrivi una e-mail all'agenzia Viaggi&weekend sapremo così organizzare per te e la famiglia un'estate........INDIMENTICABILE!!
Collegati : http://viaggieweekend-montagna.blogspot.com/
Lo staff dell'agenzia VIAGGI&WEEKEND saprà consigliarti al meglio, potrete così scegliere l'hotel adatto alle vostre esigenze.
ZARZIS HOTEL Alpitour
EDEN VILLAGE DJERBA
VERA CLUB PALAIS DES LLES
HOTEL DJERBA SUN CLUB
Chiama o scrivi una e-mail all'agenzia Viaggi&weekend sapremo così organizzare per te e la famiglia un'estate........INDIMENTICABILE!!
Collegati : http://viaggieweekend-montagna.blogspot.com/
lunedì 1 agosto 2011
VIAGGI & WEEKEND - MAURITIUS
Buongiorno da Viaggi&Weekend!
Lo staff dell'agenzia VIAGGI&WEEKEND saprà consigliarti al meglio, potrete così scegliere l'hotel adatto alle vostre esigenze.
EDEN VILLAGE VILLAS CAROLINE
VERACLUB LE GRAN SABLE
VALTUR LE FLAMBOYANT
SEACLUB AMBRE RESORT & SPA
IVG CLUB THE SAND
Chiama o scrivi una e-mail all'agenzia Viaggi&weekend sapremo così organizzare per te e la famiglia un'estate........indimenticabile.
collegati a: http://viaggieweekend-montagna.blogspot.com/
Indimenticabili viaggi nella meravigliosa isola di origine vulcanica, situata ad est del Madagascar. Mauritius è famosa per le sue incantevoli spiagge e per la sua meravigliosa barriera corallina,che racchiude al suo interno spettacolari parchi naturali, piccoli centri e anitche residenze. Mauritius, che ha trascorsi coloniali, ha visto il susseguersi di più popoli tra cui portoghesi, olandesi, francesi e inglesi. L'ottimo clima e la temperatura dell'acqua praticamente mai sotto i 24 gradi rende questa isola una meta molto ambita. Le piogge, benchè possano apparire molto frequenti, sono di durata limitata.
Se nei viaggi a Mauritius siete interessati alla gastronomia potrete trovare piatti della cucina creola, francese e cinese. Fra i piatti tipici non si può non menzionare la raugaille, una salsa speziata usata per condire sia carne che pesce, la vindaye, una salsa a base di senape perfetta per il pesce, il bol renversé, piatto derivato da una zuppa tipica cinese e il curry ad accomagnare pesce e carne. Delizieranno i vostri pasti deliziosi vini francesi, l' alood, bevanda ottenuta con scirppo di rosa e semi di alooda e per finire un buon caffè creolo.
Lo staff dell'agenzia VIAGGI&WEEKEND saprà consigliarti al meglio, potrete così scegliere l'hotel adatto alle vostre esigenze.
EDEN VILLAGE VILLAS CAROLINE
VERACLUB LE GRAN SABLE
VALTUR LE FLAMBOYANT
SEACLUB AMBRE RESORT & SPA
IVG CLUB THE SAND
Chiama o scrivi una e-mail all'agenzia Viaggi&weekend sapremo così organizzare per te e la famiglia un'estate........indimenticabile.
collegati a: http://viaggieweekend-montagna.blogspot.com/
VIAGGI&WEEKEND-LE DUNE RESORT&SPA (DELPHINA)
UN RESORT A 180 GRADI SUL MARE.
La sabbia di Badesi Marina e' così estesa da perdersi verso l'interno, dopo aver salutato il mare, in un gioco di dune e ripiani su cui crescono profumatissimi il ginepro, il lentischio, il fico e la vite.
A pochi metri dall'ingresso del RESORT, dietro alle prime dune di sabbia e alla strada che conduce al mare, c'e appunto la bellissima spiaggia che si distende per circa 8 Km fino alle affascinanti scogliere di Isola Rossa. Il RESORT gode di una condizione di completa privacy.
Lo staff dell'agenzia VIAGGI&WEEKEND saprà consigliarti al meglio, potrete così scegliere l'hotel adatto alle vostre esigenze.
HOTEL LE PALME**** 141 camere ideali per giovani e coppie con un bambino
HOTEL I GINEPRI**** 175 camere e family suite il paradiso delle famiglie
HOTEL LE ROCCE**** 58 camere piccola oasi con servizi personalizzati
HOTEL LA DUNA BIANCA****S 16 prestigiose camere, 16 personali terrazze sul mare
HOTEL&SPA LE SABINE****S un felice connubio tra relax e natura in 94 raffinate camere e suite
Chiama o scrivi una e-mail all'agenzia Viaggi&weekend sapremo così organizzare per te e la famiglia un'estate........indimenticabile in Sardegna.
La sabbia di Badesi Marina e' così estesa da perdersi verso l'interno, dopo aver salutato il mare, in un gioco di dune e ripiani su cui crescono profumatissimi il ginepro, il lentischio, il fico e la vite.
A pochi metri dall'ingresso del RESORT, dietro alle prime dune di sabbia e alla strada che conduce al mare, c'e appunto la bellissima spiaggia che si distende per circa 8 Km fino alle affascinanti scogliere di Isola Rossa. Il RESORT gode di una condizione di completa privacy.
Lo staff dell'agenzia VIAGGI&WEEKEND saprà consigliarti al meglio, potrete così scegliere l'hotel adatto alle vostre esigenze.
HOTEL LE PALME**** 141 camere ideali per giovani e coppie con un bambino
HOTEL I GINEPRI**** 175 camere e family suite il paradiso delle famiglie
HOTEL LE ROCCE**** 58 camere piccola oasi con servizi personalizzati
HOTEL LA DUNA BIANCA****S 16 prestigiose camere, 16 personali terrazze sul mare
HOTEL&SPA LE SABINE****S un felice connubio tra relax e natura in 94 raffinate camere e suite
Chiama o scrivi una e-mail all'agenzia Viaggi&weekend sapremo così organizzare per te e la famiglia un'estate........indimenticabile in Sardegna.
Iscriviti a:
Post (Atom)